Meloni a Padova “Tutti vogliono stringere accordi con l’Italia, attratti 80 miliardi di investimenti”

ROMA (ITALPRESS) – “La nostra non è un’alleanza di comodo ma una comunità politica fatta di gente che lavora spalla a spalla per dare risposte ai cittadini: in tre anni abbiamo stravolto tutti i pronostici dei nostri avversari”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Gran Teatro Geox di Padova per l’appuntamento di chiusura della campagna elettorale di Alberto Stefani. “Tutti oggi vogliono stringere accordi con la nostra Nazione, cosa che ci ha permesso negli ultimi tre anni di attrarre circa 80 miliardi di euro di investimenti esteri in Italia – continua Meloni -. Dicevano che saremmo stati la pecora nera l’Europa, invece è l’Europa a prendere esempio da noi che siamo seri, affidabili, leali e non consentiamo a nessuno di metterci i piedi in testa. Qualcuno sperava in una tempesta finanziaria per governare sulle macerie, piuttosto che stare all’opposizione in una Nazione che cresce: le cose non sono andate così. Dicevano anche che avremmo favorito gli evasori, ma da due anni registriamo dati record nel recupero dell’evasione fiscale: non lo abbiamo fatto vessando i cittadini onesti, ma con una riforma fiscale che era attesa da cinquant’anni ed è in grado di distinguere tra chi vuole fregare lo Stato e chi ha semplicemente bisogno di uno Stato comprensivo e non oppressivo. Il tasso di occupazione femminile è il più alto di sempre: la parità che evocava la sinistra la stiamo costruendo noi”.

“Nell’ultima legge di bilancio continuiamo a investire sulle priorità che ci siamo dati da inizio governo: famiglia, natalità, aumento dei salari, rafforzamento del potere d’acquisto, taglio delle tasse, sostegno alle imprese che assumono e investono, più risorse per la sanità – sottolinea la premier -. Abbiamo investito 18,7 miliardi di euro su queste priorità e coperto queste misure con un corposo contributo delle banche e delle assicurazioni: la sinistra ha buttato dalla finestra i soldi degli italiani, noi cerchiamo di costruire qualcosa che rimanga nel tempo; con questa manovra tagliamo le tasse a milioni di italiani con redditi fino a 50mila euro. Con la riforma del premierato vogliamo dire basta a inciuci, giochi di palazzo, governi che passano sulla testa dei cittadini senza che loro possano decidere: la stabilità è una precondizione per qualsiasi crescita e forma di sviluppo”.

“Sulla riforma della giustizia ringrazio Nordio: dopo decenni di tentativi falliti possiamo cambiare le cose con la separazione delle carriere, l’istituzione dell’Alta corte disciplinare e il sorteggio per i membri del Csm. Il governo rimane in carica fino a fine legislatura. Il Veneto è un modello per questa Nazione per istruzione, imprese, sanità, capacità di valorizzare il sistema famiglia, agricoltura: c’è tanto da fare, specialmente in termini di sicurezza, ma faremo rispettare le regole in questo paese”, ha concluso.

“L’obiettivo non è vincere, è stravincere: oggi è una giornata che per il centrodestra, per il Veneto e per la Lega ci offre dopo trent’anni di impegni un passaggio storico con la firma dell’intesa per l’autonomia; ringrazio i 2 milioni di Veneti che ci hanno permesso di arrivare fino a qua”. Lo sottolinea il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini. “Nessuno credeva che dopo settant’anni avremmo riportato le Olimpiadi in Veneto e Lombardia, ci siamo riusciti quando governavamo con i professionisti del no, i 5 Stelle – aggiunge Salvini, – Sulla sicurezza la sinistra ha sempre negato che ci sia un problema, ma la cronaca veneta di queste settimane ci dice il contrario. Aver bloccato l’invasione mi è costato quattro anni e mezzo di processo: l’11 dicembre sarò in Cassazione, dove se viene annullata l’assoluzione decisa a Palermo rischio fino a sei anni di carcere”.

“Dopo la seconda guerra mondiale il Veneto era una regione in difficoltà, oggi è una di quelle più all’avanguardia ed è fondamentale per la crescita economica del nostro paese: come governo nazionale abbiamo il dovere di sostenere e incoraggiare il lavoro dei veneti”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Questa è la terza regione italiana che esporta di più grazie a imprese che lavorano, producono, danno lavoro a tanta gente e hanno il dovere di essere sostenute – aggiunge Tajani, – È giusto difendere natura e ambiente, ma mai a scapito di industria e agricoltura che sono strumenti fondamentali per creare lavoro. Contro il cambiamento climatico serve una politica energetica intelligente e pragmatica: per competere con altre imprese sul palcoscenico internazionale c’è bisogno di pagare meno l’energia, che costa troppo. Occorre puntuale sul nucleare, che non è inquinante: questo governo ha cambiato le cose, abbiamo fatto una scelta coraggiosa”.

Infine, è la volta del candidato del centrodestra alle regionali in Veneto Alberto Stefani: “L’entusiasmo è sempre più forte ogni giorno. I veneti vogliono guardare al futuro. In questa campagna elettorale non ho mai risposto ad alcuna provocazione e questo sarà lo stesso stile che riproporrò da presidente della Regione qualora i veneti diano fiducia a questa coalizione: le polemiche le lasciamo a chi ha voglia di farle. Altri hanno passato questa campagna a parlare solo di noi, attaccarci, denigrarci, organizzare odio: noi abbiamo fatto quello che la politica deve fare, ovvero proporre idee e programmi per il Veneto. Da 15 anni la storia ha affidato al centrodestra il compito di governare e lo faremo anche stavolta con una coalizione unita e compatta, che porterà a casa i risultati con cui ci siamo presentati alla campagna elettorale: abbiamo proposto temi e idee, parlato di lavoro, impresa, emergenza casa, giovani, sociale e sanità, abbiamo sempre considerato che non esistono temi di proprietà di qualcuno e nessuno ha la verità in tasca”.

– foto screenshot Youtube Lega –

(ITALPRESS).

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