ROMA (ITALPRESS) – “È in atto una guerra continua che ci minaccia senza sosta, giorno e notte. Gli obiettivi sono le nostre infrastrutture critiche, i centri decisionali, i servizi essenziali, le strutture commerciali, le nostre industrie, le catene di approvvigionamento, il patrimonio cognitivo delle nostre popolazioni, e, in ultima analisi, la tenuta complessiva del Paese. Questa offensiva, in corso da anni, procede a un ritmo sempre più incalzante, con il rischio crescente che, prima o poi, le difese non riescano a prevenire gli effetti catastrofici che gli attaccanti perseguono: il blocco dei trasporti pubblici, gravi incidenti, il malfunzionamento delle sale operatorie e dei reparti di rianimazione, il collasso del servizio sanitario, la paralisi del sistema bancario, la corruzione dei dati su cui si basano pensioni e stipendi. Si tratta di un rischio quotidiano, costruito per mano di attori malevoli e privi di scrupoli”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel non-paper sul contrasto alla guerra ibrida.
“E’ una guerra combattuta con ‘bombe’ meno visibili di quelle fisiche, ma che cadono incessantemente, producendo danni che, se guardiamo le tendenze e se non cambiamo l’approccio, potremmo non essere in grado di contenere. Ci sveglieremo, un giorno, di fronte a un danno catastrofico e ci chiederemo, ‘sorpresi’, cosa sia avvenuto. La risposta sarà: ‘è avvenuto esattamente ciò che era più probabile – anzi, prevedibile – che accadesse’, se non faremo nulla di ulteriormente concreto per evitarlo. Chi ci muove quotidianamente attacchi ibridi, in particolare sul piano della disinformazione, della guerra cognitiva e nel dominio cyber, oggi sa che l’Occidente spesso sceglie di non reagire. Tutto questo è assurdo. Questo atteggiamento è insostenibile. Per il dominio cyber, per la guerra cognitiva e per la guerra ibrida nel suo complesso deve valere esattamente lo stesso principio: è necessario predisporsi per difendersi efficacemente, il che, per la natura del contesto, non può prescindere da posture proattive e reazioni legittime e tempestive”, aggiunge.
“È il compimento del ragionamento di questo non-paper, che apre la strada all’azione concreta: l’aggiornamento urgente del quadro normativo, allineandolo alle migliori prassi internazionali, con l’obiettivo di abilitare una Difesa pronta ed efficace, coerente con gli scenari presenti e futuri. Per questo la vera questione non è cosa dobbiamo fare, bensì la velocità con cui dobbiamo passare dall’attuale postura ‘contenitiva’ a una postura concretamente difensiva, che in ambito hybrid non può che essere proattiva, sia a livello nazionale sia in ambito alleanze”, osserva Crosetto. Per il ministro, quindi “contenere non basta. Non possiamo pensare di superare la minaccia ibrida con un approccio settoriale o monodimensionale in quanto le crisi generate saranno sempre più sistemiche e simultanee. Occorre maturare, con strumenti chiari e tempi rapidi, una capacità di azione predittiva e adattiva volta a prevenire, dissuadere e assorbire gli attacchi ibridi”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).









