NUORO (ITALPRESS) – “La Sardegna ha un patrimonio ambientale e culturale unico, ma anche fragilità che richiedono una visione di lungo periodo. Dobbiamo rigenerare margini e contesti fragili, facendo delle periferie e dei territori interni luoghi di nuova qualità, economia e identità. L’architettura deve essere fondata su sostenibilità e innovazione e bisogna ragionare in termini di efficienza energetica, adattamento climatico, risparmio di suolo”. Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, intervenuta questa mattina alla Camera di Commercio di Nuoro in occasione del convegno “L’architettura che si fonde con la natura”, terzo appuntamento del Master in “Management della Città e del Territorio – Verso un nuovo governo dei paesaggi urbani”, promosso dall’Ordine degli Architetti P.P.C. di Nuoro e di Cagliari. Nel suo discorso la presidente Todde ha sottolineato come “ogni intervento urbano, architettonico o infrastrutturale deve essere valutato non solo per la sua funzione, ma per il modo in cui si inserisce nelle geografie, nelle comunità e nelle trasformazioni future del territorio”. Per Todde, il tema scelto per l’incontro “L’architettura che si fonde con la natura” è “tutto fuorché accademico”, poiché “per una regione come la Sardegna è un tema strutturale”.
E spiega: “Qui paesaggio, identità e forma urbana non sono mai stati elementi separati. Sono un’unica trama, e dipende da noi se rafforzarla o indebolirla. Un progetto funziona quando nasce insieme ai cittadini. L’architettura imposta dall’alto non attecchisce. Quella costruita con ascolto e confronto diventa patrimonio condiviso”. Tra gli altri erano presenti il presidente dell’Ordine degli Architetti di Nuoro, Alberto Licheri, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Nuoro, Giuseppe Mercuri, e il presidente della Camera di Commercio, Agostino Cicalò.
– foto ufficio stampa Regione Sardegna –
(ITALPRESS).









