Malta mantiene il rating A (alto) nonostante le sfide fiscali

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta ha mantenuto il suo rating creditizio A (alto) con prospettive stabili da parte dell’agenzia internazionale Morningstar DBRS, che ha elogiato l’appartenenza del Paese all’eurozona, la solida posizione esterna e la resilienza del settore bancario. Il primo ministro Robert Abela ha accolto con favore la decisione, definendola “una testimonianza della resilienza della nostra economia”. Ha aggiunto che la scelta di Malta di evitare misure di austerità “sta dando i suoi frutti”, poiché la crescita economica continua a sostenere la riduzione del deficit e del debito.

Il giudizio conferma per Malta i rating a lungo e a breve termine rispettivamente a A (alto) e R-1 (medio). Tuttavia, DBRS ha avvertito che l’elevata spesa pubblica resta motivo di preoccupazione. Il deficit di bilancio di Malta si è attestato al 3,6% del PIL nel 2024, ben al di sopra della media UE del 2,1%, e si prevede che si ridurrà solo gradualmente nei prossimi anni.

Le nuove misure di sostegno alle famiglie e i sussidi energetici in corso stanno rallentando il processo di consolidamento fiscale. Solo i sussidi dovrebbero costare lo 0,7% del PIL nel 2025. Dopo anni di forte espansione, l’economia maltese sta rallentando. Il PIL reale è cresciuto del 6,8% nel 2024 ma ha registrato un incremento del 3,1% nella prima metà del 2025. La Banca Centrale prevede una crescita media intorno al 3,5% fino al 2027. Il turismo rimane solido, con arrivi in aumento del 12,1% nei primi sette mesi del 2025.

Il debito pubblico resta moderato al 46,2% del PIL, ma dovrebbe avvicinarsi al 49% entro il 2026. Il sistema bancario è solido ma fortemente esposto al settore immobiliare, con prestiti legati agli immobili che rappresentano il 71,5% del totale dei finanziamenti concessi ai residenti. Morningstar DBRS ha osservato che, sebbene Malta sia in linea con la media europea per quanto riguarda lo stato di diritto, mostra ritardi in termini di efficacia del governo e controllo della corruzione. Il Paese rimane soggetto alla procedura per disavanzo eccessivo avviata dall’UE nel 2024.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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