TRENTO (ITALPRESS) – Dal Gran Premio Giovanissimi “Renzo Nostini” Trofeo Kinder Joy of Moving, mai vinto, alla doppia medaglia olimpica di Parigi 2024. Filippo Macchi è stato autentico mattatore, nel sabato del Festival dello Sport di Trento, dell’incontro intitolato “La gioia di muoversi”. Il fiorettista azzurro ha condiviso un palco di super campioni, di cui è stata moderatrice d’eccezione Rachele Sangiuliano, con la tennista Flavia Pennetta, vincitrice degli US Open 2015, e l’olimpionico della ginnastica Yuri Chechi, il “signore degli anelli”, in un talk speciale che ha celebrato il ventennale di Kinder Joy of Moving, progetto di responsabilità sociale dell’azienda Ferrero che da oltre quindici anni affianca la Federazione Italiana Scherma e che ha portato sul campo, in pista, in pedana e in regata oltre 60 milioni di bambini nel mondo. Solo nell’ultimo anno, in Italia, gli eventi sono stati oltre mille, con 600mila ragazzini coinvolti. Alla presenza del presidente e amministratore delegato di Ferrero Commerciale Italia, Fabrizio Gavelli, e di Valentina Martini, Head of Corporate Development di Save the Children, il 24enne schermidore toscano delle Fiamme Oro si è raccontato a tutto campo.
Partendo proprio dal GPG Kinder Joy of Moving di Riccione, “l’appuntamento più figo dell’anno, la gara che non ho mai vinto, e quanto ho rosicato, ma che ha rappresentato una spinta in più per il futuro”, Macchi ha ripercorso tante tappe della sua vita “in una famiglia che ha la scherma nel sangue”, con il grande nonno Carlo “primo maestro, figura fondamentale”, e “l’obbligo imposto dai miei genitori di fare sport, parallelamente, allo studio”. La scherma come scuola di vita: “Quando venivo messo in punizione non mi veniva certo negato lo sport, piuttosto mi veniva vietata la tv. Perché lo sport ha un ruolo educativo essenziale, e mi ha insegnato quei valori che ti rendono atleta anche nella vita. Come, ad esempio, accade adesso con l’Università, a cui mi dedico con lo stesso impegno e la medesima passione che metto in pedana”, ha detto il fiorettista studente presso la Luiss. La partecipazione di Macchi al talk di ieri s’inserisce nel quadro della partnership tra la Federazione Italiana Scherma e Kinder Joy of Moving, il progetto di responsabilità sociale dell’azienda Ferrero, che anche nella prestigiosa cornice del Festival dello Sport è stata ulteriormente rafforzata.
“Si tratta di una collaborazione storica, avviata nel 2009, che nel tempo si è declinata in numerose attività e iniziative dedicate ai giovani e alla promozione dei valori dello sport. Una collaborazione strategica e autentica che, come discusso a Trento con il responsabile sponsorizzazioni Massimo Castiglia, andremo a estendere su nuovi progetti condivisi basati dedicati all’inclusione e ai sani stili di vita”, le parole del presidente federale Luigi Mazzone. Entusiasmante è stata anche la partecipazione dei campioni della scherma italiana al Villaggio Kinder Joy of Moving, allestito nei giardini di Piazza Dante a Trento, dove tanti giovanissimi hanno potuto provare il fascino del duello, cimentandosi in assalti dimostrativi con il materiale promozionale e la guida di campioni d’eccezione, da Gigi Samele e Luca Curatoli nel primo giorno, a Filippo Macchi che nella mattinata di ieri è stato “in guardia” a condividere entusiasmo e divertimento con i bambini.
– foto ufficio stampa Festival di Trento –
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