America Week – Episodio 36
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Questa settimana, mentre i negoziatori di Israele e Hamas cercavano di trasformare in tregua stabile il cessate il fuoco mediato da Washington, Donald Trump ha moltiplicato gli sforzi per farsi riconoscere come artefice della pace nel mondo. Il Wall Street Journal e il New York Times confermano che la pressione esercitata da Trump su Benjamin Netanyahu è stata decisiva “fino a rendergli impossibile rifiutare” la proposta americana. Ma la domanda resta: perché solo ora? Quante vite si sarebbero potute salvare se quelle stesse pressioni fossero state fatte sei mesi fa? Mentre il presidente cerca il Nobel per la pace all’estero, in patria scatena la guerra. Dopo Los Angeles e Portland, questa volta è toccato a Chicago. Con la giustificazione di “proteggere” le strutture federali e le operazioni dell’ICE, Trump ha ordinato l’invio di centinaia di soldati della Guardia Nazionale del Texas in Illinois, contro la volontà del governatore democratico J.B. Pritzker. È la stessa logica usata in estate contro Gavin Newsom in California: creare il caos per poter intervenire da “salvatore”.
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