Il festival “SAOR 2025 – Sapori e saperi veneziani in festa” in programma dal 10 al 12 ottobre

VENEZIA (ITALPRESS) – Valorizzare il patrimonio gastronomico locale e promuovere la tradizione del territorio attraverso il cibo e la cultura. Sono gli obiettivi di “SAOR 2025 – Sapori e saperi veneziani in festa”, il festival diffuso su tutto il territorio comunale in programma da venerdì 10 a domenica 12 ottobre. A illustrare i dettagli della manifestazione, questa mattina, sono stati il vicesindaco Andrea Tomaello e gli assessori al Turismo Simone Venturini, alla Promozione del territorio Paola Mar e al Commercio e Attività produttive Sebastiano Costalonga.

Con loro il direttore di Vela Spa, Fabrizio D’Oria, che promuove la manifestazione in collaborazione con il Comune di Venezia, e i rappresentanti delle oltre 60 realtà che hanno aderito all’iniziativa insieme alle associazioni di categoria.

Sono oltre cento le iniziative diffuse su tutto il territorio comunale, con il coinvolgimento della Fondazione Musei Civici di Venezia e del Museo M9 di Mestre. L’evento inaugurale si terrà venerdì 10 ottobre alla Pescheria di Rialto e sarà un momento corale di avvio: oltre a degustazioni e banchetti che anticiperanno alcuni dei protagonisti del festival, il pubblico potrà assistere a una performance di Alberto Toso Fei e Giovanni Dell’Olivo.

Sempre venerdì 10 ottobre è previsto anche l’appuntamento a invito promosso da AEPE – Associazione Esercenti Pubblici Esercizi, intitolato “Dalla laguna alla tavola – I nuovi piatti della tradizione”, dedicato ai cambiamenti degli ecosistemi lagunari e alle nuove prospettive della cucina locale, con degustazione finale.

La chiusura del festival sarà ospitata il 12 ottobre all’M9 di Mestre, con degustazioni, incontri e un’apertura straordinaria del museo, a suggellare tre giorni di festa diffusa a Venezia, nelle isole e in terraferma. Al bando del Comune di Venezia hanno aderito produttori locali, ristoratori, associazioni, scuole, cooperative, artisti e gruppi informali: saranno i protagonisti della tre giorni di festival con l’obiettivo di costruire insieme una narrazione moderna e inclusiva del patrimonio culinario veneziano.

“L’iniziativa nasce all’interno del progetto europeo Testeat, finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia, che sostiene azioni mirate a valorizzare il patrimonio culturale ed enogastronomico dell’area transfrontaliera, promuovendo un turismo più sostenibile e diversificato – ha spiegato il vicesindaco con delega ai Progetti comunitari, Andrea Tomaello Con l’edizione 2025 puntiamo a rilanciare un progetto nato nel 2019, con la prima edizione di Saor, e poi interrotto a seguito della emergenza sanitaria. Quest’anno proponiamo un programma diffuso, molto variegato, e che vedrà la partecipazione di tante realtà che ogni giorno sono impegnate nella promozione delle specificità del nostro territorio. Invitiamo la cittadinanza e chi sarà a Venezia per visitare la città ad aderire e partecipare alle tante iniziative organizzate nella tre giorni di festival”.

Sull’importanza del coinvolgimento delle oltre sessanta realtà che hanno aderito all’iniziativa e delle associazioni di categoria si è soffermato l’assessore al Commercio Costalonga: “Il festival è reso possibile grazie all’importante sostegno di tante realtà che da anni supportano le attività dell’Amministrazione comunale. Loro, come noi, credono nell’unicità di Venezia e sono sempre in prima linea per elevare la qualità dell’offerta e promuovere le eccellenze del territorio. A noi spetta il compito di dare risposte concrete e supportare il loro impegno anche grazie a iniziative come Saor”. 

Un lavoro di squadra su cui ha posto l’accento l’assessore Mar: “Il Festival Saor 2025, dopo la prima edizione del 2019, è il risultato di una collaborazione tra realtà pubbliche, private e associazioni. Un grande lavoro di cucitura che testimonia come questa città sia ricca di persone pronte a spendersi per il bene della nostra città. In questa manifestazione si incrociano saperi e sapori che identificano il nostro essere, le nostre tradizioni, ma soprattutto tante specificità e unicità difficili da trovare in altre parti del nostro Paese e non solo. Le nostre eccellenze, anche quelle enogastronomiche, sono parte del nostro patrimonio storico e culturale”. 

“Il festival come un grande palcoscenico, fondato sul principio di sussidiarietà orizzontale: nessuna scelta calata dall’alto, ma la volontà di lavorare insieme a tante realtà del nostro territorio per far riscoprire ai cittadini e ai tanti visitatori una Venezia diversa rispetto a come spesso viene raccontata – ha aggiunto l’assessore VenturiniLa nostra è una città viva e straordinariamente contemporanea, con eccellenze in tanti settori grazie al costante lavoro di ricerca e di sperimentazione. Il Salone Nautico e quello dell’Alto Artigianato Italiano, ma anche iniziative come la Venice Design Week e la Venice Fashion Week, sono eventi catalizzatori del saper fare e del saper guardare al futuro. Capacità che si rinnovano ogni giorno anche nel campo dell’agricoltura, della pesca e della cucina grazie soprattutto alla moderna visione di tanti giovani addetti del settore: Saor Venice 2025 sarà una grande opportunità per conoscerli”.

Il programma, illustrato per il Comune di Venezia da Maurizio Carlin, condurrà cittadini e visitatori in un viaggio che intreccia gusto, memoria e futuro. Si potranno visitare gli orti di Sant’Erasmo, conoscere la biodiversità lagunare, degustare i vini delle vigne di Sant’Elena e delle Vignole, o ancora incontrare i pescatori di Burano per ascoltare i loro racconti e assaggiare specialità tradizionali.

La cucina veneziana sarà il filo conduttore: dalle sarde in saor, simbolo identitario, a creazioni innovative come gelati preparati con ingredienti lagunari, ricette antiche rivisitate in chiave sostenibile, fino a dolci mediterranei accessibili a tutti. Non mancheranno laboratori di cucina, degustazioni guidate e attività inclusive dedicate anche a famiglie e bambini. Accanto al cibo, Saor aprirà finestre sulla cultura. Case museali, osterie, chiostri e spazi comunitari diventeranno luoghi di incontro per dialoghi con autori, letture, musica e testimonianze che raccontano il legame profondo tra Venezia e la sua tradizione gastronomica. Visite speciali, esposizioni e iniziative artistiche renderanno il festival un vero racconto diffuso della città.

-Foto Comune di Venezia-
(ITALPRESS).

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