A Palermo due nuovi treni elettrici, Aricò: “La Sicilia è la prima regione d’Italia per numero di treni” / Video

PALERMO (ITALPRESS) – Un ulteriore passo avanti per la mobilità sostenibile in Sicilia, con la consapevolezza che gli interventi da completare non mancano e andranno ultimati al più presto. Alla stazione Centrale di Palermo Trenitalia sono stati consegnati due nuovi convogli elettrici, destinati a collegare tra loro le grandi città da una sponda all’altra dell’isola: alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il sindaco Roberto Lagalla, l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò e il direttore regionale Business e Sviluppo intermodale di Trenitalia Maria Annunziata Giaconia.

Con questi treni la Sicilia arriva a quota 52 per quanto riguarda le tratte regionali: il percorso dei mezzi collegherà Palermo, Catania e Messina, con la possibilità di proseguire a sud verso Siracusa o a ovest verso l’aeroporto Falcone-Borsellino. Obiettivo è rendere la viabilità più sostenibile da un lato, più fruibile alla cittadinanza dall’altro: il funzionamento più ottimale del trasporto ferroviario può infatti snellire il traffico delle automobili.

“La Sicilia è la prima regione d’Italia per il numero di treni, anche se ci manca ancora l’alta velocità – sottolinea Aricò, – Oggi ci arricchiamo con due nuovi mezzi: altri ne arriveranno e ci permetteranno di raggiungere quota 100. Questo convoglio può trasportare oltre 500 passeggeri, con 305 posti a sedere e spazi adibiti alla ricarica delle bici elettriche. Ritengo che stiamo facendo un ottimo servizio per tutta la Sicilia: sappiamo che c’è un grande impegno del presidente Schifani insieme ai vertici del gruppo Fs; questo governo ha sistemato le finanze e questo ci ha permesso di saldare tutti gli arretrati, anche con Trenitalia”.

Per quanto riguarda gli interventi da completare, aggiunge l’assessore, “stiamo portando tanti investimenti a Palermo e le frequenze sono aumentate. A breve apriremo le stazioni ferroviarie Porto e Politeama, che si aggiungono a due realtà già consolidate come De Gasperi e Libertà: l’obiettivo è velocizzare tempi di apertura e collaudo. Alla fermata Porto c’è stato un problema tecnico causato da un allagamento, che abbiamo risolto ma che ha comunque comportato un ritardo del collaudo sull’asse con il Politeama: i lavori dovrebbero essere completati entro novembre”. 

Per Lagalla l’arrivo dei nuovi treni è un primo passo per guardare con ottimismo al futuro: “Il completamento dell’anello e del passante ferroviario ci consentiranno, insieme al tram su superficie, di giocare realmente sull’intermodalità per ridurre il congestionamento del traffico automobilistico. Le frequenze del treno dovranno comunque aumentare a intervalli compatibili con le esigenze degli utenti e dei cittadini: su questo c’è un continuo confronto con Rfi e con la Regione Sicilia che riguarda tutte le infrastrutture di Palermo, a cominciare dalla Fiera. Siamo consapevoli degli sforzi della Regione, ma anche delle necessità che incombono su questa città”.

Netta la richiesta del sindaco alle istituzioni regionali: “Velocizzare i lavori e completare gli assi più urgenti: la battaglia la vinciamo se la frequenza dei trasporti aumenta in termini di convogli disponibili. Le incombenze cittadine non possono guardare a 30-40 minuti, ma a non oltre 15: vogliamo fare in modo che la gente possa lasciare la macchina a casa e utilizzare al meglio i mezzi pubblici”.

Giaconia rivendica come i 52 convogli regionali in Sicilia siano arrivati “in soli quattro anni: parliamo di un investimento di circa 400 milioni su un servizio di lunga durata firmato con la Regione. Questi treni sono performanti, sostenibili e costruiti in Italia: abbiamo ridato vita all’industria ferroviaria del nostro paese. Sono treni totalmente riciclabili, nel momento in cui non circoleranno i materiali potranno essere riutilizzati per nuovi mezzi”.

-Foto xd8/Italpress-
(ITALPRESS).

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