A giugno +352 mila posti di lavoro nel settore privato: i dati Inps

ROMA (ITALPRESS) – A giugno, secondo i dati di sintesi dell’Osservatorio sul mercato del lavoro dell’Inps, si registra un saldo annualizzato positivo pari a 352.000 posizioni di lavoro del settore privato. Il dato è calcolato come somma delle differenze tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi e rappresenta la variazione tendenziale su base annua delle posizioni di lavoro. Complessivamente le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel primo semestre del 2025 sono state 4.253.000, in leggera flessione rispetto allo stesso periodo del 2024 (-2,6%).

Tale tendenza ha riguardato tutte le tipologie contrattuali – i contratti in apprendistato (-8,3%), a tempo indeterminato (-6,2%), in somministrazione (-4,2%), a tempo determinato (-2,9%) – ad eccezione dei contratti di lavoro stagionale (+1%) e intermittente (+3,6%). Le trasformazioni da tempo determinato tra gennaio e giugno 2025 sono risultate 405.000, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024 (+5%). In aumento anche le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (+7%), passate da 55mila nel primo semestre 2024 a 59mila nello stesso periodo del 2025.

Le cessazioni nei primi sei mesi del 2025 sono state 3.316.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2,9%). Concorrono a questo risultato i contratti in apprendistato (-7%), i contratti in somministrazione (-5%), i contratti a tempo indeterminato e determinato (-4%) e i contratti stagionali (-1,3%); in controtendenza solo i contratti di lavoro intermittente (+5%).

Nel corso dei primi sei mesi del 2025 le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati – comprendenti sia nuove assunzioni che variazioni contrattuali – registrano una crescita significativa pari al +24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (esclusa la misura Decontribuzione sud in quanto non più valida per le nuove attivazioni avvenute dal 1° luglio 2024). Tale aumento coinvolge le attivazioni con esonero contributivo giovani (+58%) e le Altre misure (+7%), mentre per l’incentivo donne si registra una flessione (-2%).

Queste variazioni sono riconducibili, in larga parte, alla proroga dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2027 degli esoneri totali per i giovani e le donne. Nel report è presente una tavola che espone la disaggregazione degli andamenti dei rapporti di somministrazione distinguendo tra quelli a tempo indeterminato e quelli a termine (questi ultimi includono sia i contratti a tempo determinato che stagionali).

Nel corso dei primi sei mesi del 2025, rispetto al corrispondente periodo del 2024, sono diminuite sia le assunzioni a tempo indeterminato -22% che quelle a termine del -3%. Per le cessazioni si rileva una flessione per quelle a termine -6% e un aumento per i contratti a tempo indeterminato +2%. Il saldo annuale – e quindi la variazione tendenziale – è risultato positivo a giugno 2025 (+6.000), esito della somma algebrica tra il saldo negativo delle posizioni di somministrazione a tempo indeterminato (-19.000) e quello positivo delle posizioni a termine (+25.000).

La consistenza dei lavoratori impiegati con contratti di prestazione occasionale (CPO) a giugno 2025 si attesta intorno alle 21.000 unità, in aumento del +2,3% rispetto allo stesso mese del 2024; l’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 246 euro. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a giugno 2025 essi risultano circa 10.000, in diminuzione (-2,9%) rispetto a giugno 2024; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 177 euro.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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