ROMA (ITALPRESS) – ARES 118 festeggia vent’anni di attività con un incontro organizzato nel palazzo WE GIL di Largo Ascianghi a Roma. Ad aprire i lavori dell’evento, intitolato Presente – Futuro dell’Emergenza Urgenza, è stato Narciso Mostarda, Direttore Generale ARES 118 Lazio. A seguire sono intervenuti per i saluti istituzionali, oltre al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: Andrea Urbani, Direttore Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria, Roberto Massucci, Questore di Roma, Lamberto Giannini, Prefetto di Roma, Fabio Ciciliano, Capo del Dipartimento della Protezione Civile.
“Sono oltre 500 mila gli interventi all’anno, 2300 le persone che si alzano ogni mattina per garantire la nostra sicurezza in momenti in cui siamo fragili per cercare di accompagnarci velocemente nel punto più indicato per gestire le nostre emergenze. ARES è un’azienda che abbiamo contribuito a costruire e che ha dimostrato soprattutto con gli ultimi eventi la professionalità, l’importanza e l’ essenzialità di un servizio che oggi gestisce la sicurezza di quasi sei milioni di cittadini”, ha dichiarato il direttore Urbani.
“Abbiamo pensato di continuare ad investire su questa azienda”, questo perché ha aggiunto, “l’esperienza del Giubileo ci è servita a potenziare il servizio su Roma per cui abbiamo visto che sono scesi i tempi di intervento”. A tal proposito Urbani ha parlato della decisione, già presa, di “mantenere a regime il potenziamento straordinario che abbiamo fatto per l’anno del Giubileo. Aumenteremo anche una postazione per provincia. L’esperienza dell’ultimo anno ci ha fatto comprendere che dobbiamo investire per far fare quel passetto in più ad ARES per ridurre ulteriormente i tempi di intervento”.
Massucci nel suo discorso ha, invece, ricordato la presenza della postazione di ARES 118 nella sala operativa intendendola come: “Un punto di riferimento rassicurante quando c’è da dare, nell’ambito di un servizio di ordine e sicurezza pubblica, assistenza ai cittadini”. Il Questore ha parlato poi fatto riferimento alla collaborazione con le forze dell’ordine “C’è immediata intesa e intervento nell’interesse dei cittadini. C’è una coesione istituzionale e un senso del servizio condiviso che trovo veramente belli”.
“Ritengo di essere molto fortunato nell’espletare il mio incarico per giovarmi di un servizio come ARES 118 di cui ho apprezzato la professionalità, ma anche la duttilità e la disponibilità. È capace sempre di interpretare al meglio ogni esigenza. È stato un punto di forza per le predisposizioni dei servizi giubilari, oltre che per la vita di tutti i giorni della città”, ha affermato il prefetto Giannini.
A queste parole hanno fatto seguito quelle di Ciciliano, il quale dopo aver riconosciuto l’importanza di ARES ha guardato oltre, dichiarando: “Se riuscissimo a fare una buona attività di pianificazione che è fondamentale per la resilienza dei territori. Non quelli grandi come Roma. Ci sono più di 5 mila comuni che sono molto lontani dai centri di governo delle attività maggiormente presenti in quei centri. Dobbiamo cercare di raggiungere anche lì gli standard delle grandi città”.
“Il tema della pianificazione è centrale. Cioè fare in modo di dare certezza e stabilità al personale che opera. Questo è uno dei temi fondamentali su cui ci siamo impegnati e continueremo a impegnarci”, ha detto Rocca parlando del potenziamento, della stabilizzazione del personale e del precariato. “Ogni ora destinata alla formazione per il nostro personale è un’ora in più in cui miglioriamo la qualità nel saper dare risposte. Insieme al direttore Urbani faremo di tutto perché possa crescere la qualità e migliorare il sevizio alle nostre comunità. La nostra, deve essere una tensione continua al miglioramento dei servizi. Abbiamo raggiunto importanti punte di eccellenza”.
“Sul tema del contratto collettivo la Regione può fare poco, però stiamo lavorando a testa bassa personalmente perché vi sia un riconoscimento forte del personale che lavora in emergenza urgenza”, ha aggiunto il presidente della Regione Lazio. “Questa professionalità rischia di perdere attrattività nei giovani. Non va bene, l’ho spiegato al Ministro, che l’incentivo sia soltanto nell’extra orario”, ha detto Rocca, “ma deve essere nel salario. Sto insistendo perché questo avvenga attraverso la precarietà fiscale, con un abbattimento forte dell’aliquota fiscale per il personale che lavora in emergenza. Sono ottimista. Non smetterò questa lotta, perché credo sia fondamentale restituire all’area di emergenza urgenza la dignità e il ruolo che fatica ad essergli riconosciuto. Non è un caso che, soprattutto dal Lazio in giù, vi sia stata negli anni questa precarizzazione del personale che ha fatto tanto male sotto il profilo motivazionale. Nonostante questo”, ha riconosciuto come siano stati raggiunti “livelli straordinari di qualità e di attenzione alla persona”.
Sono due gli approfondimenti voluti nel corso della giornata per questo anniversario e intitolati: ARES 118 Passato, Presente e Futuro – Storia, evoluzione e prospettive del servizio, il primo. Tecnologia e Innovazione per il Futuro di ARES 118 – Nuove sfide e strumenti per l’emergenza sanitaria, il secondo. L’ultimo step di questa mattinata dedicata ad ARES è stata la tavola rotonda dal titolo II 118 in Italia – Futuro dell’Emergenza Urgenza con: Massimo Lombardo, Direttore Generale AREU Lombardia, Riccardo Castro, Presidente SEUS 118 Sicilia, Daniele Barillari, Direttore C.O. 118 Cagliari AREUS Sardegna, Adriano Leli, Direttore Generale Azienda Zero Piemonte, Maurizio Menarini, Direttore 118 Romagna e Narciso Mostarda, Direttore Generale ARES 118 Lazio.
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