PALERMO (ITALPRESS) – Un momento di incontro per parlare insieme di presente e di futuro, di Sicilia e di Italia: il congresso regionale di Noi Moderati traccia una sintesi del ruolo svolto sull’isola dal partito e sulle prospettive in vista soprattutto degli appuntamenti elettorali del 2027. La kermesse si è tenuta all’Hotel Addaura Village e Congressi a Palermo: presenti tra gli altri il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi, il coordinatore nazionale Saverio Romano e il coordinatore regionale Massimo Dell’Utri; all’appuntamento hanno partecipato anche i rappresentanti delle forze di maggioranza e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, mentre il presidente della Regione Renato Schifani ha inviato un videomessaggio.
“Noi Moderati in Sicilia è una forza autorevole, la quarta proposta politica del centrodestra – sottolinea Lupi, – Giocheremo un ruolo da protagonisti in tutte le elezioni comunali e alle prossime regionali: c’è bisogno di un centro moderato e forte che porti responsabilità di governo, concretezza e serietà anche in Sicilia. Abbiamo dimostrato la nostra consistenza dando voce ai tanti moderati che si sono allontanati dalle istituzioni e dalla politica: i risultati elettorali in tutta Italia sono eccezionali, anche qui in Sicilia abbiamo una classe dirigente fondamentale”.
Il leader di Noi Moderati traccia poi le sfide per la Sicilia: la prima, spiega, “è farla tornare protagonista non solo da un punto di vista infrastrutturale, ma anche sulla valorizzazione del territorio, delle imprese, della famiglia: educazione e formazione sono punti fondamentali per noi, la politica deve tornare a essere concreta e schierarsi al fianco della propria gente. Un’altra grande sfida è il lavoro: la sinistra ormai sta tornando sul reddito di cittadinanza, ma per noi dignità e lavoro sono possibili solo attraverso un’alleanza tra imprese e lavoratori con un salario non minimo, ma giusto”. Sul posizionamento politico, conclude, “siamo presenti con autorevolezza in consiglio regionale e vogliamo giocare la nostra partita da protagonisti, insieme agli alleati e al centrodestra: Schifani sa bene che è il rappresentante di una coalizione che gli dà la forza e di cui lui è interprete e ne fa la sintesi, credo che con la sua esperienza terrà conto anche della forza e della proposta di Noi Moderati”.
Romano evidenzia come “c’è ancora tanto da fare in Sicilia: guardiamo agli investimenti che sono stati messi a terra con il Pnrr, ai tanti interventi che hanno riguardato il mondo del lavoro, a una regione che cresce ma ha ancora bisogno di ulteriori spinte per farlo. La nostra posizione è certamente dentro il centrodestra: siamo alleati leali, ma al tempo stesso non rinunciamo a far valere le nostre posizioni; lo abbiamo già fatto in sede di approvazione degli assestamenti di bilancio, dove con forza abbiamo chiesto e ottenuto un intervento per abbattere le liste d’attesa”.
Sulla riforma elettorale per le elezioni regionali, prosegue, “abbiamo qualcosa da dire: non si può immaginare di fare solo un panno caldo come la sostituzione del cosiddetto deputato supplente. Questa legge elettorale nasce ai tempi in cui governava Cracolici, che per impedire al centrodestra di vincere ha prodotto delle asimmetrie: le classi dirigenti delle province più piccole non sono ben rappresentate, quindi noi chiederemo di intervenire più ampiamente verso una riforma che riguardi collegi più ampi e la possibilità di rivedere il premio di maggioranza, che così com’è è molto alto; lo sbarramento del 5% già di per sé è altissimo, ma in alcune province lo sbarramento fisiologico supera il 15%. Alle elezioni deve partecipare tutta la classe dirigente, non solo chi vive nelle aree metropolitane”.
Per quanto riguarda invece il rapporto con Lagalla, il coordinatore nazionale di Noi Moderati spiega come “un paio di mesi fa abbiamo detto alcune cose relative al Comune di Palermo, successivamente ci sono state interlocuzioni con il sindaco nelle quali lo abbiamo invitato al nostro congresso: lo ascolteremo con attenzione e prenderemo le nostre decisioni”. Dell’Utri chiede soprattutto una “maggiore coesione nel centrodestra: auspichiamo che il tavolo regionale istituito sotto la regia del presidente Schifani vada sviluppato. È giusto che su tutte le tematiche che riguardano il territorio ci sia un momento di concertazione tra le forze politiche di maggioranza e si possano varare iniziative da approvare in aula: restiamo aperti, se lo si ritiene, anche al confronto con le opposizioni sulle iniziative che possono trovare un consenso unanime”.
Per Schifani il congresso di Noi Moderati “non rappresenta solo un momento di confronto interno, ma è anche una tappa fondamentale nel rafforzamento di tutta la nostra coalizione: Noi Moderati è parte integrante della nostra alleanza, ben prima che fossero presenti i deputati regionali in assemblea l’ho sempre considerato una componente essenziale invitando i rappresentanti ai vertici di maggioranza e riconoscendone il ruolo di quella che giustamente viene definita la quarta gamba della coalizione. La candidatura di Dell’Utri alle europee all’interno della lista di Forza Italia ha ulteriormente confermato la solidità di questo legame e la rilevanza di Noi Moderati nel panorama siciliano e nazionale: sono certo che questo congresso saprà tracciare nuove linee di crescita e rafforzare ulteriormente i nostri comuni obiettivi”.
– foto xd9/Italpress –
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