MARRAKECH (MAROCCO) (ITALPRESS) – Tradizione e modernità insieme, per non perdere il legame con le proprie radici e restare però anche al passo coi tempi. Marrakech si conferma una delle città più rappresentative del Marocco, mostrando con orgoglio la sua anima antica: la medina e i suoi palazzi continuano a esercitare un fascino irresistibile, riportando indietro l’orologio mentre ci si addentra fra i suoi vicoli stretti e tortuosi. Non è un caso se nel 2024 la città ha registrato un’affluenza record di turisti vicina ai 4 milioni.
Ma oltre i souk, i tradizionali mercati berberi, c’è di più. Non servono più trivelle per cercare l’acqua come raccontava Gabriele Salvatores in “Marrakech Express”, la città ha accettato la sfida e oggi offre anche un’altra faccia, modernissima come il Cyber Parc Arsat Moulay Abdeslam e le sue colonnine touch screen. Crocevia fondamentale nel sistema ferroviario marocchino, presto sarà raggiunta dall’alta velocità che collega già Casablanca, Rabat e Tangeri coi lavori che dovrebbero essere portati a termine entro i Mondiali del 2030 che vedranno il Paese fra gli organizzatori.
Annunciato a fine aprile da Re Mohammed VI, il progetto rientra in quella che è la visione di una mobilità sostenibile e competitiva portata avanti dal Paese: Marrakech potrà essere raggiunta da Tangeri in due ore e 40, un’ora in più invece per chi partirà da Fes. Una piccola grande rivoluzione nei trasporti locali che si accompagna parallelamente ad altre novità. Su tutte il Grand Stade, nato nel 2011, la cui ristrutturazione è stata completata nel giro di un anno, in vista della Coppa d’Africa: appuntamento per sabato, con l’amichevole fra la squadra locale del Kawkab e i tunisini dell’Etoile Sportive duSahel che inaugurerà l’impianto nella sua nuova veste.
Mantenuta la capacità a 42 mila posti – ma nel 2026 inizieranno i lavori per portarla a 46 mila, in tempo per i Mondiali -, lo stadio è stato dotato di 15 Sky Box e 7 big room nella tribuna ovest e di un ristorante panoramico per 180 coperti, oltre a veder rinnovati spogliatoi, mixed zone e sala stampa. Rifatta anche l’illuminazione, nella pancia dell’impianto sono stati allestiti degli spazi per consentire alle squadre di effettuare il riscaldamento al fresco e sfuggire alle alte temperature che contraddistinguono Marrakech.
I lavori hanno riguardato anche la parte esterna, fra parcheggio e campi di allenamento, aumentati anche gli accessi per disabili per un investimento complessivo da 34 milioni di dollari, circa 29 milioni di euro. Qui giocano le partite di Champions le due squadre di Casablanca, Wydad e Raja: che si accendano le luci.
-Foto glb/Italpress-
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