ROMA (ITALPRESS) – Un accordo parziale con il gruppo terroristico palestinese Hamas per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi “non è in agenda: dobbiamo concentrarci sullo smantellamento di Hamas”. Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, durante la riunione del gabinetto di sicurezza di ieri durate circa 6 ore, secondo quanto riporta il quotidiano Jerusalem Post.
Al contrario della posizione espressa dal premier e da alcuni ministro, il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa (Idf), generale Eyal Zamir, ha espresso il proprio sostegno per un accordo parziale e ha detto ai ministri: “C’è un quadro sul tavolo e dobbiamo accettarlo. L’operazione a Gaza ha creato le condizioni per il ritorno degli ostaggi”.
IDF “VERSO UN GOVERNO MILITARE A GAZA”
Il sito del quotidiano Yedioth Ahronoth rivela però che Zamir ha avvertito che il piano per conquistare Gaza City trascinerà Israele in una vera e propria occupazione della Striscia. “State andando verso un governo militare. Il vostro piano ci sta conducendo lì. Comprendete le implicazioni”, ha affermato il comandante delle Idf. Secondo il quotidiano, Zamir ha aggiunto: “La vostra decisione di conquistare Gaza City porterà a un governo militare, perché non ci sarà nessun altro organismo che possa assumersi la responsabilità della popolazione”. Nel corso della riunione, prosegue il quotidiano, il segretario di gabinetto Yossi Fuchs ha respinto la decisione, affermando che era già stata presa la decisione di non istituire un governo militare a Gaza. Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha dichiarato: “Invece di un governo militare, incoraggiate l’emigrazione volontaria”, conclude il quotidiano.
IN ISRAELE PROTESTE DEGLI STUDENTI, CHIEDONO ACCORDO PER OSTAGGI
Proteste e scioperi studenteschi si stanno svolgendo in Israele per chiedere un accordo sulla liberazione degli ostaggi in occasione dell’inizio dell’anno scolastico. Gli studenti delle scuole superiori israeliane nel centro di Israele hanno bloccato gli ingressi di 17 scuole per protestare contro il rifiuto del governo israeliano di firmare un accordo per il rilascio degli ostaggi, riporta il quotidiano Haaretz. “Quarantasette ostaggi sono ancora a Gaza; ci rifiutiamo di imparare a conviverci”, si legge sui cartelli affissi dagli studenti. In totale, gli studenti di 70 scuole sono in sciopero in tutto il Paese, chiedendo al governo “di rispettare il suo contratto etico e morale con i cittadini e di raggiungere un accordo per riportare indietro tutti gli ostaggi e porre fine alla guerra”. Questa mattina delle persone hanno manifestato davanti alle abitazioni del capo della squadra negoziale per la liberazione degli ostaggi e del ministro israeliano per gli Affari Strategici, Ron Dermer, chiedendo l’immediato rilascio degli ostaggi ancora a Gaza.
HAMAS “NELLE ULTIME 24 ORE 9 MORTI PER CARESTIA”
Nelle ultime 24 ore, gli ospedali della Striscia di Gaza hanno registrato nove nuovi decessi dovuti a carestia e malnutrizione, tra cui tre bambini, portando il numero totale dei decessi a 348, di cui 127 bambini. Lo riferisce il ministero della Salute di Gaza, controllato dal gruppo terroristico Hamas. Inoltre, 98 persone sono state uccise e altre 404 sono rimaste ferite a Gaza nelle ultime 24 ore, aggiunge il ministero.
-Foto IPA Agency-
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