Iran-Usa, Araghchi esclude una ripresa rapida dei negoziati. E ai paesi Ue “Approccio distruttivo”

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che ci vorranno tempo e rassicurazioni da parte degli Stati Uniti prima che Teheran sia pronta a riprendere i colloqui sul suo programma nucleare, sottolineando che l’Iran sarà presto pronto a ricominciare ad arricchire l’uranio e “recuperare il tempo perduto”.

In un’intervista alla Cbs, il capo della diplomazia iraniana ha detto: “Non credo che i negoziati riprenderanno così rapidamente. Per decidere di riprendere i negoziati, dovremo prima assicurarci che l’America non torni a prenderci di mira con un attacco militare durante i negoziati”.

Araghchi è intervenuto anche sugli attacchi israeliani e statunitensi contro obiettivi del programma nucleare. “Non si può cancellare la tecnologia e la scienza per l’arricchimento con i bombardamenti. Se c’è questa volontà da parte nostra, e la volontà di fare ancora progressi in questo settore, saremo in grado di riparare rapidamente i danni e recuperare il tempo perduto”, ha dichiarato.

Il “programma nucleare pacifico dell’Iran è diventato una questione di orgoglio e gloria nazionale. Abbiamo anche attraversato 12 giorni di guerra imposta, quindi la gente non si tirerà indietro facilmente dall’arricchimento”, ha concluso.

Araghchi ha quindi messo in guardia dal “proseguimento dell’approccio distruttivo da parte di diversi Paesi europei” riguardo al nucleare durante un colloquio telefonico con il capo della diplomazia europea, Kaja Kallas. Lo scrive Araghchi sul suo canale Telegram. Il ministro ha criticato la posizione dei Paesi europei dopo gli attacchi di Israele e degli Stati Uniti. Araghchi ha inoltre sottolineato la sfiducia dell’Iran nei confronti degli Stati Uniti: “Le aggressioni militari del regime sionista e degli Stati Uniti sono state perpetrate contro l’Iran mentre eravamo impegnati in negoziati e trattative diplomatiche, e sono stati gli Stati Uniti a tradire negoziati e diplomazia”.

IN VISTA INCONTRO TRUMP-NETANYAHU

Sponda israeliana, il primo ministro Benjamin Netanyahu si recherà a Washington all’inizio della prossima settimana per incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Intervenendo all’inizio di una riunione di gabinetto, Netanyahu ha affermato che incontrerà anche il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio, il segretario alla Difesa Pete Hegseth, l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e il segretario al Commercio Howard Lutnick. Netanyahu dovrebbe arrivare negli Stati Uniti sabato sera e incontrare Trump alla Casa Bianca lunedì.

Inoltre, secondo un’altra fonte, Netanyahu e Trump parleranno anche di Siria, nel quadro dell’espansione degli Accordi di Abramo. La visita del 7 luglio rappresenta il terzo viaggio di Netanyahu a Washington per incontrare Trump da quando il presidente degli Stati Uniti è tornato in carica nel gennaio 2025, e avverrà esattamente due settimane dopo che Israele e Iran hanno concordato, con la mediazione degli Stati Uniti, di porre fine a una guerra di 12 giorni. Al momento non c’è stata alcuna conferma dall’ufficio del primo ministro in merito alla tempistica della visita. La fine dell’operazione militare israeliana a Gaza è stata al centro dei colloqui di ieri negli Usa tra il ministro per gli Affari strategici di Israele, Ron Dermer, e i funzionari americani.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]