ROMA (ITALPRESS) – La soglia ISEE per il 2024 è tornata al limite ordinario e le famiglie ammesse ad accedere a meccanismo del bonus sono state circa 4,1 milioni, con una riduzione del 40,5% rispetto al 2023, mentre le agevolazioni sono state erogate a 4,5 milioni di famiglie di cui 2,8 milioni per l’energia elettrica e 1,7 milioni per il gas. L’importo erogato stimato corrispondente ai bonus riconosciuti è pari a circa 360 milioni di euro per i bonus elettrici e a circa 93 milioni di euro per i bonus gas diretti. Questi alcuni dati emersi nel corso della presentazione della Relazione annuale 2024 di Arera. A fronte del perdurare dell’andamento rialzista dei prezzi energetici, la legge di bilancio 2024 ha previsto anche per il I trimestre del 2024 il riconoscimento di una componente straordinaria (CCS) per i bonus elettrici, a carico del bilancio dello Stato. Al 31 dicembre 2024 i nuclei familiari con bonus attivo per disagio fisico erano 77.175, in aumento del 16% rispetto all’anno precedente come probabile conseguenza dell’aumento dei costi dell’energia e di una crescente consapevolezza circa l’esistenza del beneficio.
I consumi di energia elettrica sono aumentati del 2,3%, la ripresa ha interessato quasi tutti i settori eccetto l’industria (-0,5%). La domanda italiana è stata soddisfatta per l’83,7% dalla produzione nazionale netta (escludendo l’energia destinata ai pompaggi) e per il restante 16,3% dal saldo con l’estero. La produzione nazionale lorda è cresciuta del 3,2% e si attesta a 273,3 TWh con le rinnovabili ancora in aumento (+14,9%), spinta principalmente dell’aumento nella produzione idroelettrica (+30,2%) che con 52,8 TWh è tornata ad avvicinarsi ai massimi degli ultimi dieci anni, che compensano il calo del termoelettrico (-6%). Inoltre, per il terzo anno di seguito sono stati registrati oltre 351 eventi meteo estremi che hanno causato danni (lo stesso livello del 2023) rispetto, ad esempio, ai 60 del 2015.
Complessivamente, per l’anno 2024, i costi derivanti dall’incentivazione delle fonti rinnovabili sono risultati pari a circa 8,9 miliardi (erano 7 miliardi nel 2023 e 6,4 miliardi nel 2022) a fronte di una quantità di energia elettrica incentivata pari a circa 35,5 TWh, il 36% della quale è stata prodotta da impianti fotovoltaici, il 25% da impianti eolici, il 22% dalle biomasse, il 14% da impianti idrici e, infine, il 2% dalla fonte geotermica.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE BESSEGHINI
“Il nostro sistema è fortemente interconnesso. Il passaggio di grandi quote di fornitura del Gnl ci espone a situazioni di crisi come quella che stiamo vivendo in questi giorni. Dobbiamo guardare con attenzione e, per quanto possibile, già predisporci ad avere strutture che ci permettano di compensare eventuali difficoltà che potrebbero manifestarsi per le forniture che arrivano da quell’area che pure rappresenta una parte importante dei nostri approvvigionamenti”. Così il presidente di Arera, Stefano Besseghini, a margine della presentazione della Relazione 2024 dell’Autorità, parlando delle possibili ripercussioni dovute ai conflitti internazionali in corso.
“A partire dal 1° luglio 2025, la bolletta di energia elettrica e gas naturale in Italia cambierà volto. Si tratta di una riforma profonda, frutto di un lungo percorso di ascolto e analisi condotto dall’Autorità, con l’obiettivo di offrire ai consumatori uno strumento in grado di coniugare le esigenze di sintesi e di comprensibilità con la necessaria completezza informativa. La nuova bolletta nasce per migliorare il rapporto del cittadino con il mercato dell’energia, rendendo più semplice l’accesso ai dati sui consumi, alle condizioni economiche sottoscritte e all’evoluzione dei propri comportamenti energetici”, ha concluso.
– foto IPA Agency –
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