ROMA (ITALPRESS) – Arriva da Misurata un nuovo appello per cambiare il governo di Tripoli. “Supportiamo il percorso democratico, respingiamo qualsiasi tentativo di ripristinare il governo militare o militarizzare lo Stato e riaffermiamo il nostro impegno verso i principi e gli obiettivi della Rivoluzione del 17 Febbraio”. E’ quanto si legge in un documento congiunto delle forze tribali, dei movimenti e delle organizzazioni politiche e sociali della città di Misurata, contrari al governo guidato da Abdelhamid Dabaiba. Secondo quanto ha spiegato il notabile di Misurata, Salem Kruad, ad Italpress, “le strutture politiche e sociali di Misurata esprimono il loro sostegno ai nostri figli tra militari, forze di sicurezza e forze di supporto che hanno scelto di sacrificare la loro vita per fermare i combattimenti e contrastare il caos e la confusione.” Il documento ribadisce inoltre che “Misurata è una città libica legata da vincoli di sangue e alleanza matrimoniale con tutte le città della Libia, in particolare con i nostri fratelli a Tripoli, e che i sacrifici comuni sono troppo grandi per essere minacciati da una singola famiglia, fazione, gruppo o milizia.” Il comunicato avverte contro “ogni tentativo di seminare discordia tra i figli della stessa nazione, che potrebbe trascinare la città in conflitti regionali ristretti.” Secondo quanto riportato, “il governo di unità nazionale è nato da un dialogo politico sotto l’egida della missione ONU, ma non rappresenta la città di Misurata nè sta portando avanti il suo compito principale, ovvero l’organizzazione di elezioni.” Le tribù di Misurata accusano il governo Dabaiba di aver “praticato la corruzione, il saccheggio e di aver impoverito i libici”, sottolineando che “la vita dei civili nella capitale è stata messa in pericolo dai tentativi del governo di imporre il proprio controllo su Tripoli con la forza”. Le forze sociali di Misurata hanno inoltre respinto “ogni tentativo di strumentalizzare la Rivoluzione del 17 Febbraio per trascinare gli abitanti dell’ovest del Paese in guerre dalle conseguenze imprevedibili”, affermando che “Misurata rifiuta di essere coinvolta in qualsiasi tentativo di combattere nella capitale Tripoli”. In chiusura, le forze politiche e sociali di Misurata hanno rivolto un appello alla Missione ONU di supporto alla Libia (UNSMIL) e agli attori internazionali affinchè “rispondano alle aspirazioni del popolo libico e annuncino un chiaro percorso politico che porti alla formazione di un governo unificato rappresentativo di tutti i libici, in linea con le conclusioni del Forum di dialogo politico e con l’obiettivo di tenere elezioni entro la fine del 2025, al fine di preservare la sicurezza del Paese e prevenire un ulteriore deterioramento della situazione”.
– fonte foto Consiglio di Misurata –
(ITALPRESS).
Da Misurata un nuovo appello per cambiare governo di Tripoli
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