Arriva ‘Incanto’, dal 3 luglio al cinema con Panariello, Puccini e Greg

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato presentato a Roma “Incanto“, il film fantasy scritto e diretto da Pier Paolo Paganelli con Giorgio Panariello, Vittoria Puccini, Mia McGovern Zaini e Greg, in uscita il prossimo 3 luglio, per Adler Entertainment con Propaganda Italia e Rai Cinema.

“È un personaggio scritto e pensato per me , perché aveva i connotati per essere adatto a me. È un clown: quello che sono nella vita e per il lavoro che faccio. Aveva un lato umano soprattutto nei confronti della bambina”, Margot la protagonista interpretata da Mia McGovern Zaino.

“Non ho figli ma ho sempre avuto un rapporto empatico con i bambini, perché mi piacciono, ci sto bene e li tratto come se fossero più grandi”, ha raccontato Panariello nella conferenza stampa di presentazione.

L’attore, che interpreta il clown Charlie, ha poi parlato di Paganelli: “Ogni tanto c’è qualche regista illuminato che vede in me qualcosa in più del commediante del sabato sera. Ne abbiamo parlato e abbiamo lavorato sul personaggio. Abbiamo cercato di pensare cosa potesse esserci alle sue spalle. Charlie ha una storia e sono convinto che, se questo film va come deve andare, potrebbe essere una buona idea per farne una serie che racconta di un circo che si ferma laddove e ogni volta che c’è bisogno”.

Dopo aver rivelato che il 4 ottobre è la prima data del suo spettacolo che partirà dal Teatro Arcimboldi di Milano, Panariello ha continuato: “Frequento poco il cinema perché purtroppo di Pier Paolo ce ne saranno due o tre in Italia. Quelli che mi vedono oltre la mia attività. L’Italia ancora credo che sia fatta di pregiudizi e non è così nel resto del mondo. Se fai il sabato sera della televisione non puoi fare il cinema e se fai tanto cinema non puoi fare il sabato sera della televisione. Anche Greg fa un ruolo che non è come quello che siamo abituati a vedere insieme a Lillo. Siamo capaci e fortunati perché riusciamo a passare dal comico al drammatico con facilità. È difficile casomai il contrario. Aspetto. Chi lo sa, un giorno, troverò una sceneggiatura perfetta che mi potrà aprire ancora di più delle possibilità. Non ho fretta”.

A proposito di questo a domanda sulla possibilità di realizzare opere da sé, ha detto: “Ho scritto, scrivo, porto, faccio vedere, ho in cantiere due-tre sceneggiature. Ho idee mie che sono più o meno su questo stile. Il cinema è strano: non accade nulla per tanto tempo, poi improvvisamente basta una cosa e può cambiare tutto. Non è ancora successo. Con Pier Paolo stiamo parlando di un progetto che ci sembra interessante, sempre sul genere fantasy. Forse è il genere che ancora non ha preso”.

Infine Panariello ha parlato del suo rapporto con il circo: “Fin da piccolo mi è sempre piaciuto andare a vedere spettacoli. Da piccolo l’ho visto. Il circo non è triste, diventa triste laddove fanno esibire gli animali. Il circo è un’altra cosa, senza gli animali è fantastico. Le Cirque du soleil ci dimostra, anche con Alegria, quanto in piccolo in questo film abbiamo cercato di mostrare: stupore, incanto e meraviglia. Non è lo stupore che da qui in avanti saremo abituati a vedere con il cinema degli effetti speciali dell’intelligenza artificiale. Piano piano non ci stupiremo più di niente. Lo stupore è un’altra cosa, è il cinema, è questo cinema secondo me”, riferendosi ad Incanto.

Paganelli, invece, ha spiegato la scelta del genere fantasy: “Delle favole c’è sempre bisogno.Sono nate per per spiegare i confini tra bene e male agli adulti. La favola da autore e da regista dà tanta libertà di andare oltre perché non ci sono regole. Un circo magico mi ha dato la possibilità di fare quello che volevo”. Ha continuato riguardo al film: “Ha tanti messaggi dentro, certi voluti, certi inconsci, spero che qualcosa arrivi al pubblico. È adatto a tutti, ai bambini che hanno i loro codici e agli adulti che hanno i loro”.

“Sin da subito mi ha attirato di più il suo essere cattiva al 100%”, ha spiegato la Puccini parlando di Felicia tutrice della piccola Margot, ruolo della villain, che ha interpretato e costruito insieme al regista, “non volevamo farle degli sconti. Lei non ha mai un momento di pentimento. È la cattiva delle favole, come quelle Disney. Era una sfida che mi preoccupava”, ha detto parlando dei suoi dubbi su un personaggio così diverso da sé stessa.

“È stato un lavoro divertente, perché”, è quel tipo di personaggio ha aggiunto, “che permette di osare da un punto di vista recitativo”. “C’è una bella regia e un’ottima fotografia”, ha affermato Greg prima di parlare del suo ruolo, Max, compagno e assistente di Felicia: “Il mio personaggio è un poveraccio. L’aspetto sordido dell’animo umano si divide in quelli cattivi al 100% e quelli che lo diventano perché sono dei perdenti che hanno poca stima di sé stessi, perché si rendono conto di non avere possibilità di fare altro, quindi si aggrappano a quello che trovano”, facendo riferimento al suo personaggio che “si aggrappa” a Felicia, “ed è disposto a fare quello che c’è da fare, se c’è da rapire qualcuno rapisce qualcuno, se c’è da pulire la cucina pulisce la cucina”.

A completare il cast del film, presentato in breve al Giffoni ma non proiettato: Claudio Gregori, Mia Benedetta, Stefano Pesce, Andrea Bosca, Giorgio Colangeli, Paolo Sassanelli, Zachary Delmas e Massimo Pio Giunto.

Come mai la scelta del 3 luglio? La risposta è del regista: “È un modo per non far passare la voglia di andare al cinema. Ho visto che da luglio ne escono altri un pelino più importanti di incanto come il nuovo Superman. Penso che le distribuzioni stiano cercando di coprire tutti i periodi. Se andiamo nei supermercati per prendere del fresco possiamo andare al cinema”.

Ha detto Paganelli concludendo con un ringraziamento al cast: “Ho lavorato con dei professionisti incredibili. Ho cercato di proteggerli, di dargli il loro tempo e loro mi hanno ricambiato con una disponibilità incredibile. Giorgio ha l’x factor dentro. Vittoria è una macchina da guerra, dal terzo ciak sono tutte buone. I ragazzi sono stati straordinari. Greg mi ha fatto ridere dal primo giorno. Tutti quanti sono stati preparati, accettando le idee che proponevamo. Voglio cercare di fare delle cose belle ma anche umanamente belle per cui la gente che lavora con me deve trovarsi bene e avere un bel ricordo dell’esperienza che ha fatto”.

– Foto xl5/Italpress –

(ITALPRESS)

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