Per Intesa Sanpaolo utile oltre le previsioni, Messina “Solida crescita”

Intesa Sanpaolo ha chiuso il 2022 con un utile netto pari a 5.499 milioni escludendo 1,4 miliardi di accantonamenti/rettifiche di valore per Russia e Ucraina, superando l’obiettivo del Piano di Impresa 2022-2025 di oltre 5 miliardi per il 2022. L’utile netto contabile è pari a 4.354 milioni. I crediti cross-border verso la Russia sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2. “Intesa Sanpaolo – si legge in una nota – è pienamente in grado di continuare a operare con successo in futuro, potendo contare sui punti di forza che contraddistinguono il Gruppo, in particolare la redditivitĂ  resiliente, la solida patrimonializzazione, lo status di banca a ‘zero Npl’ e l’elevata flessibilitĂ  nella gestione dei costi operativi. La formula del Piano di Impresa 2022- 2025 e, in particolare, l’obiettivo di 6,5 miliardi di utile netto al 2025 sono confermati”.
“Oggi abbiamo presentato dei risultati di altissima qualitĂ . Con un risultato netto di 5,5 miliardi, escludendo gli accantonamenti per il de-risking relativo alla Russia, abbiamo superato ampiamente l’obiettivo di Piano per il 2022. Anche considerando il de-risking relativo alla Russia, il risultato netto è stato di 4,4 miliardi, il miglior utile in quindici anni e ben al di sopra delle indicazioni fornite a seguito dell’invasione dell’Ucraina”, ha sottolineato il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, nel corso della conference call con gli analisti finanziari per illustrare i risultati del 2022. “Nel 2023 prevediamo una solida crescita dei ricavi unitamente a una continua focalizzazione sulla gestione dei costi. Ciò, unito a un forte calo degli accantonamenti, consentirĂ  una crescita del risultato netto ben al di sopra di 5,5 miliardi”, ha aggiunto. “Nei prossimi giorni – ha annunciato – lanceremo la seconda tranche del riacquisto di azioni proprie, portando l’importo complessivo a 3,4 miliardi”. Messina ha poi aggiunto che “quest’anno restituiremo almeno 5,3 miliardi tenendo conto del dividendo che pagheremo a maggio previa approvazione dell’Assemblea, della seconda tranche del buyback e dell’acconto sul dividendo che – come di consueto – pagheremo a novembre, sulla base della previsione di oltre 5,5 miliardi di risultato netto per l’intero anno. La nostra posizione patrimoniale è e rimarrĂ  solidissima. Guardando al 2025, l’ultimo anno del nostro Piano d’Impresa, pensiamo di poter superare agevolmente l’obiettivo di utile netto di 6,5 miliardi nel 2025”.
(ITALPRESS).

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