
ROMA (ITALPRESS) – L’informazione di garanzia “è un istituto che va rivisto: ha cambiato nome mille volte, ma da strumento di garanzia si è trasformato in condanna mediatica anticipata. Ma questo si potrà fare solo con una revisione organica del codice di procedura penale, a cominciare dal registro degli indagati che dovrebbe restare segretissimo e invece si è trasformato in un’automatica fonte di delegittimazione di una persona che non è nemmeno imputata”. Lo dice, in un’intervista al Messsaggero, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ribadisce che “le intercettazioni sono utili e talvolta indispensabili per i reati di grave allarme sociale, ma statisticamente la gran parte riguarda reati che non hanno nulla a che vedere con mafia e terrorismo, sono costosissime e non servono a niente”. Nordio preannuncia che “aiuteremo gli uffici in sofferenza a trovare le soluzioni adatte anche individuando dirigenti di grande capacita’ manageriale”.
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