Mourinho sbarca a Roma, tifosi giallorossi in festa

Londra 19/02/2020 - Champions League / Tottenham-Lipsia / foto Imago/Image Sportnella foto: Jose' Mourinho

ROMA (ITALPRESS) – “Cari tifosi della Roma sto arrivando”. Parola nella prima mattinata di Josè Mourinho. A cui è bastato un video di pochi secondi per inaugurare una giornata in qualche modo storica per la Roma e i suoi tifosi. Il Mourinho-Day si è diviso inevitabilmente tra due luoghi simbolo di ogni nuova avventura di un tesserato giallorosso. L’aeroporto (Ciampino, e non Fiumicino) e Trigoria dove ha salutato i dipendenti e preso subito contatto con il nuovo ufficio e i campi. L’allenatore si è imbarcato da Lisbona in mattinata a bordo di uno degli aerei della flotta del presidente Dan Friedkin, pilota d’eccezione per un evento che all’aeroporto ha attirato circa 400 tifosi giallorossi tra stendardi, cori e persino tatuaggi dedicati allo Special One. L’ex Inter è sbarcato alle 14:30, prime foto di rito e soprattutto primo ‘abbraccio’ a distanza con i tifosi, dal finestrino di una auto bianca con tanto di sciarpa fuori dal finestrino. Proprio tra tifosi e società sembra essere tornato un legame forte: “Sono stato colpito dal fatto che il signor Friedkin e suo figlio Ryan parlassero in continuazione dei tifosi della Roma – ha detto l’allenatore nella prima intervista ai microfoni del club – Non parlavano di loro, non parlavano del progetto, parlavano dei tifosi. Parlavano del club come il club dei romanisti”. Da un bagno di folla all’altro, Mourinho si è subito diretto a Trigoria, luogo che imparerà a conoscere bene nei prossimi giorni. Essendo stato di recente a Londra, dovrà rispettare i 5 giorni di isolamento fiduciario ma potrà trascorrerli all’interno di Trigoria, con la possibilità di lavorare all’interno del centro rispettando le misure previste (mascherina, distanziamento) e sottoponendosi a due tamponi giornalieri, nonostante le due dosi di vaccino già ricevute. Ultimi ostacoli, prima dell’inizio vero e proprio dell’avventura romana e del raduno del 6 luglio: “Il mio entusiasmo, ovviamente, si basa sulle conversazioni che abbiamo avuto, sulle idee che ci siamo scambiati, ma anche su qualcosa a cui io do molto valore: le sensazioni umane, l’empatia – ha detto – Sin dal primo giorno ho avuto voglia che arrivasse il vero primo giorno, cioè il giorno in cui sarei arrivato a Roma”. E quel giorno è arrivato, anche a Trigoria c’è il saluto ai tifosi dalla balconata che affaccia su Piazzale Dino Viola. L’entusiasmo va alimentato, il calciomercato è iniziato e Mou lancia segnali alla società: “Spero che la proprietà e Tiago Pinto mi facciano dei regali, perché ne sarei contento. Sarebbe uno stimolo in più per me. E mi darebbe un maggiore potenziale da sviluppare, con il quale iniziare il processo”. Un processo che parte da una Roma settima, a sedici punti dalla quarta: “Ma un club non si giudica dall’ultima stagione – precisa Mou – Un club si giudica da un punto di vista più ampio. La proprietà intende fare qualcosa di importante per il club, lavorando a un progetto che sia sostenibile. Vuole creare le basi per il successo”. Una nuova era è iniziata.
(ITALPRESS).

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