A MILANO UN HUB CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

Presentazione dei risultati dell’Hub di quartiere contro lo spreco alimentare

Circa 77 tonnellate di cibo, 154mila pasti equivalenti recuperati, 21 organizzazioni non profit coinvolte, oltre a 11 supermercati e 5 mense aziendali e un valore economico che supera i 300mila euro. A un anno dalla sua nascita, a Milano l’Hub di quartiere di via Borsieri contro lo spreco alimentare festeggia il suo compleanno con numeri più che positivi, presentati questa mattina nella sede di Assolombarda di via Pantano. Un progetto che nasce sulla base del protocollo ‘ZeroSprechi’ e grazie alla collaborazione tra il Comune di Milano e alcune delle eccellenze del territorio cittadino: Assolombarda, Politecnico, Banco Alimentare e Fondazione Cariplo, che interviene con il suo programma QuBì. “Questa è una prima verifica su un progetto importante di riduzione degli sprechi – ha sottolineato la vicesindaco Anna Scavuzzo – che fa sì che eccedenze alimentari delle imprese siano sul tavolo di chi ne ha bisogno”.

Sono infatti 11 i supermercati e 5 le mense aziendali di realtà del network di Assolombarda che nel quartiere Isola hanno partecipato all’iniziativa, raccogliendo le proprie eccedenze per redistribuirle su piccola scala a 21 organizzazioni non profit. “Gli sprechi alimentari hanno un forte impatto, oltre che etico, anche economico: basta pensare che vale l’1% del Pil italiano, circa 15 miliardi di euro – ha sottolineato Alessandro Scarabelli, direttore generale di Assolombarda -. Questo per noi è un grande successo: le quasi 80 tonnellate di cibo recuperato sono state ridistribuite a 1.300 nuclei familiari”, per un totale di 3.950 persone (2.470 adulti e 1.480 bambini). L’occasione di stamattina non è servita solo per guardare all’anno passato, ma anche per progettare il futuro: per il 2020, infatti, è prevista l’apertura di un nuovo Hub di quartiere nel Municipio 3, in via Bassini 26, grazie alla collaborazione con Avis e Banca di Credito Cooperativo.

“I risultati sono eccezionali – spiega Marco Melacini, professore di logistica del politecnico di Milano -. Abbiamo raccolto eccedenze per un valore di 308mila euro, ma soprattutto abbiamo costruito un modello replicabile in tutta la città e il nostro obiettivo è quello di arrivare a coprirla tutta. Speriamo di riuscirci in un paio d’anni”. Tempistiche confermate anche dalla vicesindaco Scavuzzo, che auspica di avere “un Hub contro lo spreco alimentare in ogni municipio entro la fine del mandato”. Lo spreco alimentare, infine, non è un tema che riguarda solo il cibo, ma l’ambiente in generale: 77 tonnellate di cibo recuperato significano infatti 240 tonnellate di Co2 in meno nell’aria e 77mila metri cubi di acqua risparmiata.
(ITALPRESS).

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