Il convegno “Puglia in treno. Infrastrutture, mobilità e lavoro”, organizzato nel Politecnico di Bari dal Collegio italiano ingegneri ferroviari, è stato l’occasione per fare un punto su trasporti e infrastrutture in Puglia. Un incontro al quale hanno partecipato anche Paola De Micheli, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (Rfi), e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
“Stiamo ovviamente premendo – ha detto il governatore, elencando il lavoro degli ultimi 4 anni – su tutte le ferrovie concesse perché terminino i lavori che abbiamo finanziato, stiamo portando a termine il risanamento delle Ferrovie Sud Est, stiamo intervenendo sulla rete stradale con il completamento della 275, la Talsano-Avetrana, soprattutto stiamo cercando di risolvere i problemi di viabilità connessi all’aggiramento di Bari, per consentire a tutti coloro che devono scendere più a Sud di avere una percorrenza più rapida e più sicura. Più in generale stiamo cercando di risolvere con i Cis della Capitanata, di Brindisi e di Lecce, insieme al presidente del Consiglio Conte, diversi problemi: la connessione tra l’aeroporto di Brindisi e la stazione centrale, in modo che l’aeroporto di Brindisi possa consentire ai turisti di andare in Salento in treno. Stiamo premendo per la viabilità sul Gargano e sui monti Dauni dove stiamo investendo somme di decine di milioni di euro per la ristrutturazione di tutte le situazioni di dissesto idrogeologico delle strade, ma le strade vanno ovviamente potenziate”.
“Bari è un nodo ferroviario importante. I lavori, che abbiamo cominciato quando io ero sindaco, del cosiddetto collo d’oca sono a buon punto, significa liberare il quartiere Japigia dai binari e la ristrutturazione della stazione, che è la stazione di tutta la Puglia, non solo dei baresi, è in corso. Stiamo per iniziare la costruzione della stazione degli autobus, significa finalmente non scendere più a Bari per strada ma in un posto sicuro connesso alla stazione” conclude Emiliano.