400 migranti a rischio nella regione Sar maltese

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Un altro gruppo di migranti è a rischio nella zona di ricerca e soccorso di Malta, con l’ong internazionale Alarm Phone che ha esortato le autorità maltesi a intervenire e a non organizzare un respingimento in Libia come avvenuto pochi giorni fa con un gruppo di 500 migranti. Alarm Phone ha confermato che 400 migranti a bordo di una grande imbarcazione sono in pericolo, e ha dichiarato che le autorità maltesi sono state allertate, tuttavia, “le autorità non hanno reagito se avvieranno un’operazione di salvataggio per portare le persone in salvo”, e anche se diverse navi mercantili erano vicini i migranti, le navi non hanno intervenuto. Pur dichiarando di non essere in grado di riconnettersi con i 400 migranti in difficoltà, Alarm Phone ha confermato che l’ONG internazionale Seawatch ha trovato la barca. Seabird, un aereo operato da Seawatch, ha localizzato i migranti ed è stato confermato che le navi mercantili nelle vicinanze stanno aspettando istruzioni governative per soccorrere i migranti.
Tuttavia, Seawatch ha accusato il centro di soccorso e coordinamento maltese di ignorare l’emergenza e di rifiutarsi di collaborare mentre i migranti sono in grave pericolo. “Malta deve agire ora!” ha dichiarato Seawatch nel suo appello alle autorità maltesi. Nel frattempo, le forze armate di Malta hanno respinto tutte le affermazioni fatte dalle ONG internazionali secondo cui avrebbero restituito con la forza una barca che trasportava 500 migranti in Libia, affermando che nessuna barca del genere è stata trovata nella posizione segnalata dagli attivisti.
Le forze armate hanno confermato che sono state effettuate più ricerche della barca, sulla base di molteplici verifiche della sua posizione, ma “nessuna imbarcazione è stata avvistata nella posizione segnalata”, aggiungendo che “le autorità maltesi non hanno giurisdizione su eventuali azioni autonome condotte in acque internazionali.” Alarm Phone ha affermato che la barca trasportava uomini, donne e bambini provenienti da Siria, Egitto, Bangladesh e Pakistan, e il suo motore ha smesso di funzionare dopo la barca essere entrata nella zona di ricerca e soccorso maltese martedì scorso e che ha poi iniziato a imbarcare acqua.

foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

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