STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Un accordo sfavorevole potrebbe incoraggiare Putin a tornare per ottenere di più, mentre “una pace giusta e duratura potrebbe inaugurare una nuova era di prosperità per l’Ucraina”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al dibattito in plenaria del Parlamento europeo sul sostegno dell‘Ue a una pace giusta, sostenibile e globale in Ucraina.
Una pace giusta “potrebbe inaugurare una nuova era di prosperità per l’Ucraina e aiutarci a costruire una nuova architettura di sicurezza per l’Europa. Una pace giusta e duratura, che garantisca la sovranità dell’Ucraina, ne rispetti l’integrità territoriale e ne sostenga le aspirazioni europee”, ha precisato von der Leyen.
La Russia, secondo la presidente della Commissione Ue, “rappresenta una minaccia permanente per l’intera Europa, quindi l’Ucraina deve essere sufficientemente forte da scoraggiare qualsiasi attacco futuro, con la deterrenza attraverso la negazione”. Per questo, ha aggiunto, “l’Europa ha già sostenuto l’Ucraina con 50 miliardi di euro di aiuti militari, ma ora dobbiamo passare da una logica di aiuti a una di integrazione delle nostre industrie della difesa. Questo è un elemento centrale del nostro Libro Bianco Readiness 2030. Incoraggiamo i nostri Stati membri a effettuare ordini direttamente all’industria della difesa ucraina, perché questo è il modo più efficace ed economicamente conveniente per sostenere gli sforzi militari dell’Ucraina”.
Serve il sostegno militare ma anche quello politico, e dunque “dobbiamo accelerare il percorso dell’Ucraina verso l’adesione alla nostra Unione. Questa non è solo un’aspirazione dell’Ucraina. Può rappresentare la più forte garanzia di sicurezza. Ed è stato uno dei temi centrali del mio ultimo incontro con il presidente Zelensky a Roma. Stiamo lavorando intensamente con l’Ucraina per avviare il primo gruppo di negoziati di adesione e per avviare tutti i gruppi entro il 2025. L’adesione dell’Ucraina alla nostra Unione è la massima garanzia di una pace giusta e duratura. Nella nostra storia, pace e integrazione europea sono sempre andate di pari passo”.
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