RIMINI (ITALPRESS) – “Noi dobbiamo superare il neoliberismo che l’Europa ha scelto negli anni 90′ e che ha distrutto la coesione interna dell’Ue che ha come prima caratteristica, unica al mondo, un welfare universalistico, un’istruzione e una sanità per tutti e un’economia che è al servizio dell’uomo. Questo sistema ha creato delle diseguaglianze in Italia e in Europa enormi. Oggi è il momento di tornare a un’economia sociale in cui gli interventi dello Stato e la collaborazione delle realtà del Terzo settore e delle imprese può servire allo sviluppo della persona”.
Così Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, alla 46° edizione del Meeting di Rimini. “Noi siamo uno dei Paesi che paga meno i lavoratori, come facciamo a pensare a uno sviluppo quando paghiamo così poco? Il lavoro è sparito dall’agenda politica italiana ed europea. L’Italia si è formata sul lavoro e sull’istruzione – osserva -, il rapporto Draghi parla del capitale umano, anche in termini di competenze trasversali, perché è dimostrato che questo è un fattore di sviluppo, un’infrastruttura. Allora penso che anche a livello europeo il primo grande obiettivo comune è un sistema di istruzione e formazione professionale di alta qualità“.
– Foto d’archivio IPA Agency –
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