LOMBARDIA E RICERCA, GERRY SCOTTI AMBASCIATORE

“E’ una giornata importante perché ricordiamo una grandissima persona e siamo orgogliosi ad avere avuto un corregionale come il professor Veronesi, che ha dato vanti al nostro Paese, in tutto il mondo, per la scienza e la ricerca. La Lombardia è terra di ricerca e la ricerca è il nostro futuro, perché l’innovazione serve per migliorare la qualità della vita. Inoltre, abbiamo un grande patrimonio che sono le intelligenze dei nostri giovani: in Lombardia vengono registrati latte 1000 brevetti all’anno e noi vogliamo fare in modo che questa regione sia all’avanguardia ricerca significa guardare al futuro e speranza per migliorare la vita”. Cosi’ il governatore lombardo Attilio Fontana, dal palco del Teatro alla Scala di Milano, in occasione della seconda edizione del premio ‘Lombardia è ricerca’, istituito da Regione Lombardia, nell’ambito della ‘Giornata per la Ricerca’, promossa dall’istituzione lombarda in memoria dell’oncologo Umberto Veronesi, nell’anniversario della sua scomparsa.

“Per mio padre, la scienza aveva un valore civile. Era un ricercatore mai pago dei risultati raggiunti, pronto a rimettere sempre tutto in discussione. La ricerca, per lui, aveva come fine il benessere dell’uomo: benefici concreti e rapidi per chi ha bisogno, sia nel campo medico che sociale”, spiega Paolo Veronesi, figlio dell’oncologo scomparso e presidente della Fondazione Umberto Veronesi, “creata 15 anni fa, ha assegnato oltre 1400 borse di ricerca a giovani ricercatori. Ci sono tanti giovani scienziati preparati e determinati che hanno diritto di lavorare con dignità, mentre nel nostro Paese, le risorse pubbliche per la ricerca sono sempre un po’ carenti”, aggiunge.
Una giuria internazionale di 15 top scientists, presieduta dal nefrologo Giuseppe Remuzzi, dopo aver vagliato oltre 130.000 candidature, ha assegnato il premio ‘Lombardia è ricerca’, del valore di 1 milione di euro, al team Italo-tedesco Michele De Luca, Tobias Hirsch e Graziella Pellegrini, per la terapia genica ex vivo per la forma giunzionale dell’epidermolisi bollosa, nota come sindrome dei bambini farfalla. Sono mezzo milione, in tutto il mondo, le persone affette da questa patologia, 1 bambino su 17, mentre, in Italia, sono 1.500, 1 su 82.000.

“Abbiamo approvato, in Giunta, una manovra che prevede un finanziamento di 70 milioni di euro nei prossimi 30 mesi, destinati alla ricerca, suddivisi in 5 milioni di euro a fondo perduto, per progetti di aziende grandi, piccole e centri di ricerca, con l’obiettivo di creare un hub di ricerca. Questa è una manovra che crea sviluppo e ricerca”, assicura il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione, Fabrizio Sala, che ha nominato il conduttore televisivo Gerry Scotti ambasciatore della Ricerca per Regione Lombardia.
“I ricercatori sono personaggi sensazionali, toccati da Dio, che fanno cose a cui noi non arriveremo mai. In mezzo ci sono le persone normali con il loro quotidiano. Dall’altra parte del filo, ci sono quelli come me che hanno avuto la fortuna di diventare popolari e un po’ più ricchi della media e si devono prestare per poter portare questo messaggio”, sostiene Scotti e, rivolgendosi a Sala, gli chiede aiuto perché “voglio poter andare nelle scuole di Lombardia a incontrare i ragazzi. Per stare meglio non dobbiamo mai smettere di cercare di migliorarci”, sottolinea.

Gerry Scotti è l’ambasciatore per la Ricerca della Regione Lombardia. La nomina è stata ufficializzata al Teatro alla Scala di Milano dal vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala.

“Ringrazio Gerry Scotti per aver accettato la nostra proposta – ha sottolineato il vicepresidente Sala, so che da molti anni è impegnato nella Ricerca e, per questo, ha deciso di unirsi a noi con l’obiettivo di contaminare il territorio. Lui sa parlare al
cuore delle persone. Partiremo dai ragazzi e con Gerry faremo un tour per promuovere i valori e la cultura scientifica a cominciare dalle scuole”.

“E’ un ‘fulmine a ciel sereno – ha commentato con ironia il noto conduttore televisivo – non vorrei dire una tegola perché il Palazzo Lombardia è molto alto e correrei il rischio di
rimanerci secco”. “A parte le battute – ha proseguito Scotti – gli amici della Regione hanno scoperto lo scorso anno il mio impegno personale che continuerà ad esserci a favore della
Ricerca, l’adozione di giovani ricercatori e cercare di trattenerli in Italia evitando siano costretti a trovare lavoro all’estero”. “Mi hanno colpito molto positivamente i dati di Regione
Lombardia che mi sono stati forniti su start up e ricercatori – ha continuato Gerry Scotti – e, da personaggio pubblico, posso offrire il mio contributo parlandone alla gente. E’ un sistema
virtuoso che va acceso e tenuto acceso in un’Italia che ama
molto lamentarsi, spesso a ragione. Quando abbiamo cose belle di
cui vantarci possiamo andare in giro a dirlo a tutti”.

 

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