Via libera al decreto anti-Covid

CDM 31 LUGLIO DECRETO CON MISURE URGENTI IN MATERIA DI PARITA' DI GENERE NELLE CONSULTAZIONI ELETTORALI REGIONALI ESTERNO ESTERNI PALAZZO CHIGI

Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto che contiene le nuove misure anti-Covid. Il provvedimento che entrerà in vigore il 7 aprile e sarà valido fino a fine mese, proroga il dpcm dello scorso 2 marzo e prevede che si applichino solo misure da zona arancione e rossa. Dunque, via la zona gialla fino al 30 aprile ma con la possibilità di prevedere allentamenti delle misure in caso di contagi bassi e in base all’attuazione della campagna vaccinale con particolare riferimento ad anziani e fragili, le eventuali deroghe potrà deciderle solo il Cdm. Nelle zone rosse saranno vietate le visite ad amici e parenti, a differenza di quanto sarà previsto per le festività pasquali, mentre per le zone arancioni saranno consentite una volta al giorno, non più di due persone e all’interno del comune di residenza. Approvato dal Consiglio dei ministri anche l’obbligo di vaccino per medici, infermieri, operatori sanitari che svolgono la loro attività in strutture pubbliche e private e farmacisti, per chi rifiuta è previsto lo spostamento verso mansioni diverse, anche inferiori, ove questo non sia possibile è prevista la sospensione senza retribuzione. Arriva anche lo scudo penale per i sanitari impegnati nel piano nazionale vaccini, la punibilità per omicidio colposo e lesioni verificatesi a seguito della somministrazione è esclusa quando l’uso dei vaccini è conforme alle indicazioni. Rientro in classe in tutta Italia, anche nelle zone rosse, per gli studenti più piccoli, le classi fino alla prima media potranno studiare in presenza e non saranno ammesse ordinanze più restrittive da parte dei governatori. Nelle zone arancioni e gialle la presenza è assicurata fino alla terza media e con un minimo del 50% per i ragazzi delle superiori. Il Cdm ha approvato anche lo stop del transito delle grandi navi a Venezia. Le misure previste nel decreto-legge hanno come obiettivo quello di risolvere in maniera strutturale il problema prevedendo punti di attracco al di fuori della Laguna. Per contemperare le esigenze di tutela del patrimonio artistico, culturale e ambientale di Venezia e della sua laguna con quelle legate allo svolgimento dell’attività crocieristica e alle esigenze del traffico delle merci, il decreto prevede che l’Autorità portuale del Mare Adriatico Settentrionale lanci un concorso di idee che raccoglierà proposte ideative e progetti di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di punti di attracco.
Sempre in materia di trasporto marittimo per garantire la mobilità delle persone e la circolazione delle merci su tutto il territorio nazionale vengono prorogati i collegamenti marittimi con Sardegna, Sicilia e isole Tremiti svolti in regime di servizio pubblico per il tempo necessario a consentire la fine delle procedure di aggiudicazione dei contratti di servizio e, in ogni caso, fino al 31 maggio 2021. Infine la proroga di 3 mesi (dal 31 marzo al 30 giugno 2021) l’entrata a regime del documento unico per la circolazione dei veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Lo slittamento consente di perfezionare le procedure telematiche relative ai veicoli adibiti al trasporto delle merci e agli autobus, sottoposti a particolari normative di settore, e di completare la fase di rodaggio di tutte le procedure.
(ITALPRESS).

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