VENEZIA (ITALPRESS) – “Da una parte l’Europa, che vuole accorpare le risorse per lo sviluppo rurale e quelle per il sostegno al reddito, snaturando la Politica Agricola Comune (PAC). Dall’altra parte il Veneto, che usando con virtuosità i fondi per lo Sviluppo rurale è riuscito ad aumentare del 10% il numero di neo insediati in agricoltura, 60 dei quali in area montana. Questa non è l’Europa che ci serve: bene fanno quindi i giovani imprenditori veneti a manifestare in questi giorni davanti alla Commissione europea a Bruxelles contro un bilancio che per la prima volta dal 1962 non avrà più un budget destinato alla produzione di cibo e alla sicurezza alimentare”. Cosi l’assessore regionale all’Agricoltura del Veneto, Federico Caner, nel sostenere le proteste dei giovani agricoltori che manifestano all’esterno della sede della Commissione europea a Bruxelles, ha annunciato l’approvazione della graduatoria per le domande finanziate da fondi CSR per l’insediamento di nuovi imprenditori della terra.
L’importo totale messo a bando è di 45,8 milioni di euro, di cui 13,4 per il primo insediamento e la somma rimanente per gli investimenti. Sono stati finanziati 336 giovani, 60 dei quali attivi in aree montane. Il numero dei neo insediati segna un incremento del 10% rispetto all’anno scorso (quando furono 306), segnale particolarmente significativo di interesse per la terra e le opportunità occupazionali, innovative e di sviluppo. La regione, grazie al raddoppio delle risorse messe a bando, riuscirà a finanziare tutte le domande ammesse in graduatoria.
“Sarebbe bello che l’Europa accompagnasse, come fa il Veneto, le idee dei nostri ragazzi. Purtroppo invece il bilancio appena presentato dalla Commissione prevede lo smantellamento della PAC per un nuovo ‘fondo nazionale’ che sosterrà diverse priorità penalizzando le nostre aziende ed aprendo ai prodotti esteri anche senza standard minimi”, continua Caner. “Noi crediamo invece che la PAC debba aiutare le imprese agricole, chi produce eccellenza e chi investe sulla terra che per il Veneto è identità. Non è l’Europa che vogliamo quella che taglia fondi agli agricoltori, in particolare ai giovani, a vantaggio di altri interessi”, conclude l’assessore.
– foto d’archivio ufficio stampa Regione Veneto –
(ITALPRESS).