Un campionato bellissimo…alla radio. Pellegrini-Roma: che storia!

Prudente per pericolosi atti di pirateria compiuti in passato dal Sassuolo a San Siro, l’Inter (aranciosa dopo il successo sull’Ajax) ha esibito la sua potenza intelligente facendo un altro passo avanti con un bellissimo gol al 13′ di Dimarco (perfettamente suggerito da Sucic). E’ anche l’Inter di “Figlio” Pio (Esposito), confermato titolare e autore di un bellissimo “quasigol”. Premio di un chiaro dominio è arrivato all’81 anche il 2-0 sotto forma di autogol di Muharemovic, seguito dal 2-1 di Cheddira e da una insopportabile perdita di tempo al VAR per annullare il 3-1 di Frattesi.
Vien da dire che San Giuseppe (Marotta) è riuscito a regalare ai nerazzurri l’allenatore giusto. Senza contraddire troppo lo stile di Inzaghi – magari aggiornandolo – e tentando con Chivu una più convincente manovra offensiva. Critiche sommarie sono da evitare – non solo per l’Inter – dopo il logorante turno di Champions. Suggerisco tuttavia ai nostri tecnici di migliorare la preparazione fisica per reggere contemporaneamente e con successo le eccessive prove nazionali ed europee.
Se ascolti solo la radio – come settant’anni fa – il campionato è bellissimo, le voci volano, saltano, s’impennano, nell’evento più nazionalpopolare c’è giustamente gloria per tutti; se guardi la tivù, solo le goleade di Juve-Inter e della Champions esaltano e ricordano (ai nonni come me) il più bello spettacolo del mondo. Suggerisco ai curatori delle paytv di animare lo spettacolo creando interesse intorno alle rivalità di spicco. Come fanno abilmente in Rai e Mediaset con gli “Affari tuoi” di Stefano De Martino e “La ruota della fortuna” di Gerry Scotti. Il simpatico Gerry tiene la testa da tempo e sabato ha visto affiancarsi il suo Milan con un brillante tris di gol a Udine; ora Stefano aspetta di superare il dominatore della scena in tv e sul campo con il suo Napoli che battendo il Pisa potrebbe guidare da solo la classifica.
Scusate la divagazione ma cerco in tutti i modi di divertirmi con un torneo nel quale – a voler cedere alla trattazione più consona, quella tecnica – spicca in particolare la qualità del Como di Fabregas e di Nico Paz protagonista vittorioso anche a Firenze. I padroni del Como – Robert e Michael Hartono, indonesiani miliardari produttori di speciali chiodi di garofano – sono gli unici ricconi a far bella figura sullo scenario straniero dove in particolare gli americani stentano ad affermarsi. I viola – purtroppo per Pioli, già contestato – non battono un chiodo.
E’ andata invece bene ai discussi signori Friedkin che nel derby fra maestri hanno prevalso: la Roma ha battuto la Lazio con un gol di Pellegrini (gioia e lacrime, una bella storia d’amore pallonara) ma in particolare Gasperini ha sconfitto Sarri davanti a sessantamila tifosi innaturalmente sottratti ai deschi famigliari perchè la notte è ormai nemica del derby. Da notare che brigate di imbecilli si sono presentati armati di bastoni anche al derby della pajata.
Applausi anche a Tudor, non dico per la non eccellente prova della Juventus a Verona, ma per la sua vistosa quanto incontestabile protesta contro l’arbitro Rapuano (retrocesso) per un rigore incerto contro i bianconeri realizzato da Orban, ventitreenne attaccante nigeriano vero protagonista della partita. E contro la Lega che fa giocare alla Juve tre partite in sette giorni. Per giustizia, dal momento in cui è stata offerta agli arbitri la possibilità di esibirsi dichiarando pubblicamente e in tempo reale le motivazioni delle loro scelte, ritengo che sia opportuno concedere a tutti i mister il diritto di esprimere un’opinione, soprattutto in riferimento al giudizio arbitrale. Fu coraggiosa e intelligente quella spiegazione “in diretta” di un fallo in partita offerta da Pierluigi Collina alle panchine a San Siro, un episodio educativo oggi moltiplicato in discutibili piazzate mangiatempo. Andiamo sempre peggio.
Italo Cucci ([email protected])
(ITALPRESS).

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