Tajani “Nessun ripensamento, l’Italia resta al fianco di Kiev”

Italian Ministers Antonio Tajani and Guido Crosetto, respectively Foreign Affairs Minister and Defence Minister, met at Rome’s magnificent Villa Madama with their British counterparts, Secretary of State for Foreign, Commonwealth and Development Affairs, James Cleverly, and Minister of Defence Ben Wallace. The Ministers’ agenda covered mostly the on-going war in the Ukraine as well as the dramatic situation in earthquake-torn Turkey and Syria. Pictured: Antonio Tajani Ref: SPL5520933 090223 NON-EXCLUSIVE Picture by: SplashNews.com Splash News and Pictures USA: +1 310-525-5808 London: +44 (0)20 8126 1009 Berlin: +49 175 3764 166 [email protected] World Rights, (Rome - 2023-02-09, SplashNews.com / ipa-agency.net) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – “Noi vogliamo la pace in Ucraina. Ma a un anno dall’inizio di questa disastrosa guerra che ha provocato migliaia di morti sappiamo che la si può raggiungere solo continuando ad armare l’esercito di Kiev. L’Italia sta dalla parte del popolo ucraino e farà di tutto perchè la soluzione finale non sia una resa sotto l’oppressore russo. Per essere chiari: il governo del quale sono ministro degli Esteri e vicepremier è saldamente ancorato all’Europa, agli Stati Uniti, all’Occidente”. Lo sottolinea in un’intervista a “La Repubblica” Antonio Tajani. Sulle parole di Silvio Berlusconi, Tajani ribadisce che “l’Italia non ha alcun ripensamento, lavora per la pace e per l’indipendenza dell’Ucraina, al fianco della Nato e dell’Europa. Questo non vuol dire che invieremo armi in grado di attaccare la Russia, non siamo certo contro il popolo russo, ma sosteniamo appieno Kiev e la sua resistenza. Contano i fatti. E il nostro presidente, vorrei si ricordasse, ha votato in Parlamento europeo le risoluzioni contro l’aggressione russa. A cominciare da quella durissima del primo marzo del 2022”.
Per il ministro “l’Italia non è un anello debole. Cercare una soluzione per fermare le armi non vuol dire essere deboli. Si tratta solo di favorire il percorso di pace nel modo più appropriato. Quello cioè che garantisca l’indipendenza dell’Ucraina e al contempo la fine delle ostilità”. A che punto è il nuovo decreto? “Il Parlamento ha autorizzato l’invio e abbiamo già varato il sesto decreto nelle scorse settimane – spiega -. Io e il ministro Crosetto lo abbiamo illustrato in modo approfondito al Copasir. Ora stiamo lavorando con i francesi per inviare al più presto un sistema di difesa aerea (il Samp-T, ndr). Un nuovo decreto non è in preparazione. Ma in ogni caso Forza Italia lo voterebbe”.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

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