ROMA (ITALPRESS) – È stato sottoscritto in via definitiva il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Presidenza Consiglio dei Ministri, triennio 2019-2021. Questi gli elementi caratterizzanti del contratto, secondo quanto rende noto l’Aran: la rivisitazione delle materie di confronto e contrattazione integrativa al fine di rendere più efficace il livello di partecipazione e di collaborazione tra Amministrazione e Organizzazioni sindacali; una revisione del sistema di classificazione del personale, mirante a valorizzare la carriera del personale, con l’introduzione di nuovi profili ad elevato contenuto professionale e specialistico; l’introduzione di norme sull’age management, che pongono particolare attenzione alle differenze generazionali del personale stimolando le amministrazioni a tenere in considerazione le diverse età dei dipendenti, con il duplice obiettivo di avviare un nuovo patto intergenerazionale, valorizzando al meglio chi ha maggiore esperienza, attraverso il “mentoring” nei confronti dei più giovani, ma allo stesso tempo permettendo di attivare un “reverse mentoring” verso i più anziani, per esempio, sulle competenze digitali; una rinnovata attenzione alla formazione del personale, specie in questo particolare momento storico, in cui è necessario completare la transizione digitale e investire – con specifiche risorse già stanziate dal Governo – nei saperi del capitale umano, incoraggiandone i processi di sviluppo di competenze e qualificazioni professionali.
In materia di trattamento economico, l’accordo riconosce a ciascun dipendente un incremento retributivo medio mensile pari a 168 euro per 13 mensilità.
– Foto Aran –
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