Sommella “Il segreto del Governo Meloni è un debito che costa meno rispetto a Francia e Usa”

MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto della longevità del governo guidato da Giorgia Meloni è la compattezza della sua maggioranza in Parlamento ma anche l’affidabilità costante della Repubblica italiana sui mercati finanziari. Se si vanno a vedere i rendimenti dei titoli di Stato, che sono tornati in questi anni maggiormente nelle tasche degli italiani, si scopre che lo spread rispetto ad altre potenze economiche si è ridotto come accaduto ben venti anni fa. Un’era geologica, con l’unico fattore di somiglianza rappresentato dalle scalate bancarie, nel 2005 come nel 2025 al centro dell’attenzione”. Lo scrive il direttore di MF Milano Finanza Roberto Sommella in un editoriale sul quotidiano economico. “Da un’elaborazione di Milano Finanza su dati disponibili del Mef, si può tracciare un quadro di stabilità del nostro paese che non si verificava perciò da molto tempo – prosegue -. Si tratta di una grande operazione di accountability, dicono i britannici, di responsabilità, diciamo noi italiani, che ha reso il nostro paese più rispettato all’estero, come il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti testimonia ogni volta che gli viene chiesto un parere sulla discesa dello spread sotto quota 80, livello impensabile pochi anni fa e che non si raggiungeva appunto dal 2005″.

“Lo spread sui titoli a dieci anni con la Germania, fotografato al 2 agosto (79,08 punti base), non era così basso dal settembre del 2009, quello con la Francia (12,3 punti base, sempre al 2 agosto) veleggiava verso quota zero nel maggio del 2005 e anche quello con la Spagna si sta notevolmente appiattendo come non si verificava dai primi anni duemila – scrive ancora il direttore il direttore di MF Milano Finanza Roberto Sommella in un editoriale sul quotidiano economico -. Fatte le debite proporzioni in quanto emessi in altra valuta, è da sottolineare come i Btp italiani paghino oggi rendimenti inferiori, a cinque, sette e dieci anni, dei Treasury bond americani, e questo spiega perché il presidente Donald Trump voglia mettere le mani sulla presidenza della Federal Reserve, e siano più appetibili perché meno cari anche dei titoli britannici (Gilt UK). Insomma, abbiamo avvicinato due colossi della stabilità che parlano coi mercati da sempre”.

“Se si vanno poi a vedere alcune emissioni di Btp, quelle ad esempio a cinque anni, si scopre che i nostri titoli di Stato pagano interessi inferiori agli Oat francesi (2,744% contro 2,776%), un dato storico, se si considera che le agenzie di rating, inspiegabilmente, assegnano ancora oggi all’Italia una tripla B contro la doppia A di Parigi”. “La solidità del debito italiano, che va comunque tagliato, come sostiene da anni questo giornale e come sarebbe opportuno proprio in questa fase positiva dei mercati, il momento record della borsa che viaggia su livelli che non toccava anch’essa da quasi vent’anni (2007), l’appetibilità dei nostri titoli di stato nei confronti di banche, fondi e famiglie, mostrano un’Italia più forte di quanto gli stessi italiani sappiano – sottolinea Sommella -. Una forza che deve funzionare da volano per l’economia reale, che ancora fatica a godere dei vantaggi della discesa dei tassi d’interesse, come segnalato dalla stessa Banca centrale europea e come ripete sovente lo stesso Giorgetti”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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