Separazione veloce: cos’è e come funziona

Separazione veloce

Non tutte le favole d’amore sono a lieto fine, purtroppo. Nella vita, così, può capitare che dopo diversi anni trascorsi insieme, per i motivi più svariati una coppia decida di mettere la parola fine alla propria relazione. Per chi non è convolato a nozze, la questione è decisamente più semplice sotto il profilo pratico. Ma lo stesso non si può dire per chi in passato ha deciso di sposarsi. In questo caso, la situazione si complica, i tempi si prolungano e, soprattutto, occorre passare attraverso un inevitabile iter burocratico. Fortunatamente, in determinate circostanze esiste comunque l’opportunità di usufruire della cosiddetta “separazione veloce”. Vediamo di cosa si tratta e come funziona.

Che cos’è la separazione veloce

La separazione veloce, conosciuta anche come “separazione breve”, è una procedura di separazione che avviene tra i coniugi, che permette a chi ne usufruisce di accelerare notevolmente l’iter burocratico nonché di risparmiare, sia in termini di costi sia in termini di tempo.

Tale possibilità può essere tuttavia sfruttata solo nei casi in cui la separazione sia consensuale, ovvero se i coniugi decidono di separarsi di comune intesa, stabilendo in precedenza specifici accordi su aspetti quali i diritti patrimoniali o l’eventuale assegno di mantenimento.

È inoltre importante ricordare che quando una coppia decide di separarsi, questo atto non risulta definitivo come nel caso del divorzio. La separazione è in realtà un contesto temporaneo che permette a marito e moglie di riconciliarsi in qualsiasi momento, nell’ipotesi in cui lo ritengano opportuno. Sotto il profilo legale la fine di un matrimonio si sancisce infatti attraverso il divorzio.

In che cosa consiste

All’atto pratico, la separazione breve non è altro che una prassi che permette all’ormai ex coppia di usufruire di una semplificazione burocratica, ovvero quella di potersi separare senza recarsi in Tribunale, ricorrendo di contro alla negoziazione assistita di un avvocato.

La negoziazione assistita non può essere però usata in assenza di accordi reciproci da parte dei coniugi riguardo l’affidamento e l’assegno di mantenimento di figli comuni, se ve ne sono.

La separazione breve offre inoltre alla coppia la possibilità di cambiare le condizioni di separazione, senza doversi recare in Tribunale.

Come avviene la negoziazione assistita

Quando si ricorre alla formula della separazione breve per i coniugi è sufficiente rivolgersi a un avvocato. Il compito del professionista è di redigere un accordo tra le parti, in cui si siano illustrate le regole riguardanti la separazione.

Una volta sottoscritto con firma autenticata dei coniugi e dell’avvocato stesso, l’accordo deve essere inviato al Comune in cui è stato celebrato il matrimonio. Tale documento deve essere inoltre trascritto in caso di matrimonio religioso o iscritto in caso di matrimonio civile.

In alternativa, la separazione breve può essere richiesta anche agli Ufficiali di Stato Civile che, proprio come l’avvocato, possono redigere, sottoscrivere e trasmettere l’accordo dei due coniugi.

Non è tuttavia possibile poter usufruire di questa seconda opzione nei casi in cui l’accordo preveda anche patti di trasferimento patrimoniale. In presenza di questa esigenza, occorre obbligatoriamente rivolgersi a un avvocato per poter realizzare l’intera pratica.

La separazione breve è attualmente consentita anche nei casi in cui siano presenti figli maggiorenni, portatori di handicap o minorenni. In quest’ultima circostanza, si rende però necessaria la supervisione del Pubblico Ministero così da poter tutelare adeguatamente gli interessi dei minori.

Benefici della separazione breve

La possibilità di poter usufruire della separazione breve offre innegabili vantaggi sotto il profilo economico. Trattandosi di una pratica molto più rapida, presuppone costi decisamente più contenuti rispetto a quelli che i coniugi dovrebbero affrontare in caso di separazione giudiziale. A questo beneficio si unisce poi l’indiscutibile vantaggio in termini di tempo.

Occorre tuttavia puntualizzare che la separazione breve non interviene sui tempi necessari per procedere con il divorzio. Per poter presentare la richiesta di divorzio bisogna infatti attendere ancora tre anni.