SEA WATCH, SIT-IN A SIRACUSA “FATELI SCENDERE”

“Stop the attack on refugees” (Fermate gli attacchi ai rifugiati): è lo slogan che campeggia su uno striscione bianco esposto dai manifestanti che si sono dati appuntamento in contrada ‘Targia’ a Siracusa. “Fateli scendere” urlano i manifestanti.

I rappresentanti della società civile protestano pacificamente contro la decisione del Governo italiano di vietare lo sbarco ai 47 migranti da dieci giorni a bordo della nave ‘Sea Watch 3’. Tra i migranti ci sarebbero 13 minori di cui otto non accompagnati, per cui la Procura dei minori ha chiesto lo sbarco immediato. La ‘Sea Watch 3’ nave della Ong tedesca che batte bandiera olandese è alla fonda, da ieri, a due chilometri dalla costa di Siracusa.

Il governo ha autorizzato la sua entrata in acque territoriali italiane a causa delle cattive condizioni del tempo, ma non le ha affidato un “porto sicuro” dove attraccare.

Negli ultimi giorni alcuni esponenti del governo italiano, tra cui Matteo Salvini e Luigi Di Maio, hanno ribadito che i porti italiani sono chiusi alle Ong ed hanno accusato la Sea Watch 3 di non avere rispettato ‘la legge del mare’, raccontando una versione dei fatti che non sembra corrispondere alla realtà.

Intanto, sulla vicenda si registra la posizione della Chiesa. “Pur condividendo che la risposta a un fenomeno così globale come quello migratorio chiama in causa tutti i Paesi europei, il dramma che si consuma davanti alle nostre coste non può lasciarci in silenzio”, sottolinea in una nota Stefano Russo, segretario generale della Cei, spiegando la disponibilità della Chiesa a farsi carico – attraverso Caritas Italiana – dei minori che si trovano a bordo della nave Sea Watch.

“La nostra voce – aggiunge Russo – si unisce a quella della Chiesa di Siracusa, come pure di altre Istituzioni, Associazioni e Comunità che si riconoscono impossibilitati a distogliere ulteriormente lo sguardo da queste vittime”.

 

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]