
ROMA (ITALPRESS) – Dopo “l’ennesimo tentativo fallito di riaprire il tavolo per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, scaduto dal 2019, e a fronte di un sistema premiante giudicato inaccettabile”, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato per il 5 dicembre uno sciopero nazionale di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori Ikea, con manifestazione e presidio davanti alla sede di Carugate (Milano). Una delegazione di lavoratrici e lavoratori Ikea del Lazio prenderà parte all’iniziativa di Milano, in rappresentanza dei propri colleghi.
“Sono 6 i punti vendita Ikea nella nostra regione per un totale di circa 700 dipendenti: Anagnina, Porta di Roma, Fiumicino, San Giovanni, Regina Margherita e Latina – spiega in una nota Filcams Cgil Roma Lazio -. Ikea continua ad agire unilateralmente, peggiorando le condizioni di lavoro e ignorando gli impegni storici assunti con i dipendenti. Emblematico il recente divieto di accesso alla mensa per i part-time con pause ridotte, in contrasto con accordi e prassi consolidate da decenni. Le relazioni sindacali anche livello territoriale e di punto vendita registrano da tempo criticità. La posizione dell’azienda ormai è chiara: schiacciare in basso la classificazione delle lavoratrici e dei lavoratori, per IKEA tutti devono fare tutto, a prescindere dall’inquadramento e dalla specifica professionalità”.
“A tutto questo si aggiunge un’organizzazione del lavoro, imposta dall’azienda, che peggiora le condizioni dei propri dipendenti sia rispetto al Ccnl che alla normativa vigente continuando a sfruttare ogni condizione ai fini del profitto a tutti i costi – sottolinea il sindacato -. Nel corso dell’ultimo incontro, l’Azienda ha respinto ogni proposta delle organizzazioni sindacali, rifiutando perfino di confermare gli elementi economici già condivisi – come maggiorazioni domenicali e trattamento della malattia – rimandando tutto a un confronto senza contenuti reali. Una chiusura giustificata da presunte difficoltà economiche e dal mancato raggiungimento degli obiettivi di budget, tanto che oltre metà dei punti vendita non riceverà alcun premio e gli altri otterranno importi irrisori, a fronte di spiegazioni aziendali vaghe e contraddittorie. IKEA rifiuta di rivedere il sistema premiante e nega perfino un riconoscimento simbolico ai dipendenti, mentre sembrerebbe destinare bonus alle figure apicali. Di fronte a una chiusura totale e al peggioramento delle condizioni economiche dei lavoratori, le organizzazioni sindacali confermano lo stato di agitazione e chiamano alla mobilitazione nazionale il 5 dicembre, per rivendicare diritti, dignità e una trattativa vera”, conclude Filcams Cgil Roma Lazio.
-Foto IPA Agency-
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