Ricordato a Palermo il giudice Rocco Chinnici

“Una commemorazione in memoria di chi ha perso la vita in quella terribile strage che fece titolare tutti i giornali del mondo con ‘Palermo come Beirut’. Utile anche a tenere alta la tensione perchè la mafia non torni a governare Palermo, e Palermo non torni com’era la Beirut sconvolta dagli attentati”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, presente alla cerimonia di commemorazione per il giudice Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia il 29 luglio 1983 davanti la propria abitazione in via Pipitone Federico.

Insieme al magistrato, nella strage, morirono i due carabinieri della scorta, il maresciallo Mario Trapassi e
l’appuntato Salvatore Bartolotta, ed il portiere dello stabile
Stefano Li Sacchi.

“Fu la presa di coscienza dell’ulteriore violenza del governo mafioso della città – ha sottolineato il primo cittadino palermitano -. Oggi a tanti anni di distanza sicuramente la constatazione del cambiamento è il modo migliore per dire a chi ha perso la vita grazie per il sacrificio”.
(ITALPRESS).

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