VENETO: IRAS ROVIGO, ZAIA “REGIONE PARTE LESA”

La Regione Veneto si costituirà come ‘parte offesa’ nella vicenda Iras di Rovigo, pronta, qualora si arrivi a processo nei confronti dei nove operatori inquisiti, a costituirsi anche come parte civile. Lo annuncia il presidente del Veneto, Luca Zaia, in merito alle denunce di maltrattamenti agli ospiti, che hanno portato alla sospensione e all’interdizione lavorativa di nove dipendenti dell’Ipab polesana. Il Tribunale di Rovigo ha infatti sospeso con misura cautelare personale e il divieto temporaneo di svolgere attività professionale sette Oss dipendenti dell’Iras e due operatori di una cooperativa addetta del servizio di pulizia. La Regione Veneto, per parte propria, ha già costituito d’urgenza una commissione tecnica per un’analisi dettagliata su quanto accaduto, acquisire ogni informazione utile dal punto di vista amministrativo, organizzativo e gestionale e indicare i possibili provvedimenti amministrativi da adottare.

“I fatti accaduti a Rovigo ci inquietano profondamente – sottolinea il presidente del Veneto – Non possiamo tollerare che nei confronti di persone deboli e fragili, come anziani non autosufficienti, siano perpetrati comportamenti offensivi, umiliazioni e atti di violenza, lesivi della dignità delle persone”.

“Andremo fino in fondo perché sia fatta chiarezza, in tutte le direzioni”, assicura Zaia. “E qualora qualcuno abbia sbagliato e le responsabilità siano acclarate con sentenza dai giudici, saremo a chiedere il massimo delle pene previste”.

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