TORINO (ITALPRESS) – “Questo è un momento storico. Erano 30 anni che non c’era una programmazione per guardare al futuro dell’offerta sanitaria pubblica piemontese in maniera strutturata. L’introduzione del direttore socio-sanitario nelle aziende è l’ossatura più significativa del nuovo piano. Siamo arrivati alla scrittura di un documento che contiene le idee di questo governo sulla sanità”. In questo modo il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha introdotto il nuovo piano socio-sanitario regionale, approvato ieri in giunta e presentato oggi al Grattacielo Piemonte di Torino.
“Il nuovo piano contiene quattro punti cardinali – ha spiegato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi – Più territorio, più appropriatezza, che significa curare chi ha bisogno e non far lievitare le liste di attesa per cure non necessarie, e meno spesa improduttiva. L’unione dei primi tre elementi dovrà avere come risultato la riduzione delle attese”.
Fra le pagine del nuovo piano si prevede l’istituzionalizzazione di tavoli di lavoro per specifiche patologie, a partire dai bisogni di pazienti, caregiver e strutture cliniche. Uno dei punti principali è l’istituzione del direttore socio-sanitario, per integrare gli ambiti della sanità e del sociale.
“Prevediamo anche l’avvio del nuovo Corpo Logistico Sanitario Piemontese – ha detto Riboldi – In Piemonte abbiamo 1180 comuni, in diversi casi con zone isolate, per questo creiamo un corpo volontario che lavori per il trasporto leggero e l’accompagnamento dei pazienti verso le strutture, sarà un corpo incardinato nel Cup”.
Il piano prevede anche di istituire un responsabile operativo degli ambienti sanitari, per garantire dignità, accoglienza e vivibilità in ogni presidio. Altri punti del piano sono il nuovo Cup integrato con l’Intelligenza Artificiale e l’avvio del progetto di odontoiatria solidale a favore delle fasce più deboli, che in una prima fase riguarderà i bambini. Si prevede anche il potenziamento dei servizi di salute mentale, con l’istituzione di una Consulta per la presa in carico precoce.
Alla redazione del nuovo piano ha lavorato anche l’assessore alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone, che ha detto: “Abbiamo vincolato una quota rilevante, pari a 5 milioni all’anno, per il sostegno diretto ai care giver famigliari, in aiuto di chi deve occuparsi in modo continuativo di un proprio caro”.
-Foto Regione Piemonte-
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