Ai padiglioni di Fiera Milano al via Host 2025: la fiera mondiale dedicata alla ristorazione e all’accoglienza in programma

MILANO (ITALPRESS) – Al via oggi Host 2025, la fiera mondiale dedicata al mondo della ristorazione e dell’accoglienza, in programma fino a martedì 21 ottobre nei padiglioni di Fiera Milano a Rho. Il tema dell’internazionalità, e dell’indotto che apporta al territorio valorizzando le sinergie tra settori, è stato al centro anche del convegno inaugurale. “Milano porta avanti un modello misto che punta su tante qualità: moda, design, turismo, fiere e congressi. E che premia in termini di arrivi: per il 60% i turisti in città sono stranieri”, è intervenuto il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Poi occorre lavorare su alcune aree, in particolare mediorientale e cinese, ma la dimensione attuale è già ottimale e le fiere danno un contributo estremamente importante”.

“Nell’ultimo anno a Milano sono stati registrati 18 milioni e mezzo di arrivi, di cui la maggioranza, il 60%stranieri, e con 52 milioni di pernottamenti”, ha poi sottolineato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. “Noi da sempre crediamo nel settore fieristico, così come investiamo molto sui grandi eventi come quelli sportivi che ci consentono di attirare l’attenzione del mondo”. 

Alle considerazioni dei rappresentanti delle istituzioni hanno fatto eco anche i relatori che hanno partecipato ai due panel di approfondimento. “Capire il cambiamento, saperlo interpretare, leggerne fra le righe le potenzialità non sempre evidenti a primo sguardo è la chiave di volta di questa manifestazione così ampia, che inaugura l’edizione 2025 rinnovando la propria leadership globale nel settore – ha detto Roberto Foresti, vice direttore generale di Fiera Milano -. A conferma della crescente internazionalità di Host, il 44% degli espositori arriva da 56 paesi stranieri, a fronte del 40% da 50 Paesi dell’edizione 2023. In totale i brand rappresentati sono oltre 2.000″.

Parlando di internazionalizzazione del Made in Italy, ha aggiunto Giovanni Bozzetti, Presidente di Fondazione Fiera Milano: “Host è specchio di un sistema fieristico sempre più motore di sviluppo e strumento strategico, oltre che di diplomazia economica. La ricaduta sul territorio del sistema fieristico milanese si esprime in oltre 8 miliardi di euro dei quali oltre 4,3 miliardi per la sola Lombardia. Lo confermano i 4 milioni e mezzo di visitatori totali, che si interfacciano con ben 40 mila espositori. L’indotto economico per il Paese è invece di 47 miliardi di euro di cui 17 miliardi rivolti all’esportazione”.

“Le fiere sono sicuramente uno strumento di diplomazia economica”, ha confermato Mauro Battocchi, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, “che si inserisce in una più ampia strategia per il sistema Paese. Dobbiamo andare oltre i mercati tradizionali e lo stiamo facendo con misure dedicate per aree a forte crescita, dall’India ai Balcani occidentali e ci stiamo avvicinando sempre più all’obiettivo che si è dato il Ministero di 700 miliardi di export“.

Come ha sottolineato Maurizio Forte, direttore centrale per i settori dell’Export Agenzia ICE, “Con 700 hosted buyer invitati da 70 Paesi, profilati con il supporto dell’Agenzia, Host 2025 riconferma sin da questo primo giorno di apertura questo duplice concetto di fiera quale piattaforma essenziale dell’export e strumento strategico, che completa il supporto anche finanziario fornito alle imprese da realtà come SACE e CdP”.

Il panel sull’innovazione e la tecnologia ha poi fatto emergere il valore della progettazione e della convivialità. “Il design è uno strumento che, intercettando le esigenze dell’utente finale, contribuisce alla narrazione di un territorio e della cultura di un Paese e diventa così anche internazionalità e contaminazione. Un valore che si rispecchia nel crescente ruolo che svolge il design per l’ospitalità in Host”, ha commentato Matteo O. Ingaramo, professore Associato presso la Scuola di Design del Politecnico di Milano.

“Dialogare attraverso la cucina con l’ospitalità italiana è un modello e sempre più in auge”, ha aggiunto Maddalena Fossati, direttrice de La Cucina Italiana e Condé Nast Traveller.

“Molto importante anche il valore identitario del sedersi a tavola in nome di convivialità, esperienze condivise che identifica nella storia e nella cultura di un luogo”. “Host anticipa i cambiamenti nel concetto di ospitalità nella cucina italiana: è un vero e proprio ‘parco giochi’ della meraviglia per il mondo dell’hospitality: più è presente sul territorio e più porta movimento alla città di Milano”, ha concluso lo chef stellato Andrea Berton.

-Foto xm4/Italpress-
(ITALPRESS).

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