‘NetZero’ arriva a Fiera Milano, il confronto sulla decarbonizzazione industriale

MILANO (ITALPRESS) – Le sfide della decarbonizzazione industriale e del sistema elettrico. Sono i temi su cui si concentra NetZero Milan, il nuovo appuntamento di Fiera Milano che si terrà presso l’Allianz Mico dal 14 al 16 maggio. L’evento chiamerà a raccolta esperti nazionali e internazionali per confrontarsi su tre pilastri dell’agenda europea: transizione energetica, sicurezza energetica e competitività industriale.

Sarà uno spazio di confronto tra decisori esperti e stakeholder dell’industria che guarda alle emissioni zero. L’obiettivo è contribuire alla definizione di una roadmap evolutiva europea che affronti in modo integrato le sfide della decarbonizzazione, preservando la coesione industriale e rafforzando la resilienza energetica dell’UE.

Infatti, “in un contesto geopolitico instabile, segnato da tensioni internazionali, crisi energetiche e ridefinizione degli equilibri globali, la potenziale inerzia di una parte dell’industria europea nei confronti delle politiche ambientali può rappresentare un rischio concreto e crescente – sottolinea Fiera Milano – . In un momento in cui la transizione si configura come fattore strategico di innovazione, resilienza e indipendenza energetica, rimandare investimenti e scelte sostenibili potrebbe esporre l’industria al rischio di un passo indietro”.

“Fiera Milano si propone come guida e facilitatore di progresso per le imprese, guidandole verso nuove sfide di sviluppo e innovazione. In questo contesto, la decarbonizzazione rappresenta uno dei temi più sfidanti e urgenti dei prossimi anni – osserva Roberto Foresti, vicedirettore generale di Fiera Milano – L’obiettivo non è solo quello di raggiungere le emissioni zero nei tempi stabiliti dall’agenda europea, ma farlo restando competitivi e trasformando gli investimenti green in risorse per la crescita. Con oltre 140 speaker nazionali e internazionali, 8 partner scientifici, un Summit e 12 Vertical Conference, NetZero Milan rappresenta un solido strumento di conoscenza e di orientamento e uno stimolo per rendere concreto il dialogo tra mondo dell’imprenditoria, istituzioni ed esperti per condividere strategie e raggiungere obiettivi comuni”.

Organizzato da Fiera Milano, con la main event partnership di A2A, Enel e Intesa Sanpaolo e i Patrocini di Parlamento Europeo, Commissione Europea, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Ministero delle Imprese e del Made in Italy, NetZero Milan si articolerà in tre giornate: la prima dedicata al Milan NetZero Summit e le successive a 12 Vertical Conferences su temi specifici.

Secondo una recente analisi di TEHA Group – The European House Ambrosetti, i costi dell’inazione climatica in Europa sono già elevati. Solo nel 2023, gli eventi climatici estremi hanno causato danni per decine di miliardi di euro, mentre i costi annuali di adattamento per l’industria europea sono stimati tra i 15 e i 64 miliardi di euro al 2030.

Per affrontare questa sfida, il Rapporto Draghi sulla Competitività stima un fabbisogno annuo di investimenti pari a 750-800 miliardi di euro (circa il 5% del PIL europeo) di cui 450 miliardi di euro destinati alla transizione del settore energetico, dei trasporti e delle infrastrutture. L’UE, con iniziative come il Clean Industrial Deal e il Competitiveness Compass, punta a mobilitare 100 miliardi di euro, ridefinendo gli aiuti di Stato per accelerare decarbonizzazione e innovazione.

Per raggiungere gli obiettivi climatici europei al 2030, le Istituzioni stimano inoltre che sarà necessario aumentare gli investimenti per la transizione sostenibile di circa 480 miliardi l’anno rispetto al decennio precedente. Circa l’83% di questo sforzo dovrà essere coperto dal settore privato, e solo il restante da fondi pubblici. Su questi ultimi, secondo i dati della Banca Centrale Europea (BCE) citati da Ambrosetti, permane un gap annuo di 18 miliardi di euro.

Colmarlo richiederà uno sforzo congiunto della finanza sostenibile, e l’erogazione di nuovi strumenti di ingegneria finanziaria, come l’estensione di InvestEU e la creazione di fondi di innovazione dedicati. Un segnale positivo arriva anche dal mondo della finanza privata: secondo i dati dell’Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt (AIFI), nel 2024 gli investimenti complessivi di private equity e venture capital hanno raggiunto quota 14,9 miliardi di euro, in crescita dell’83% rispetto all’anno precedente.

Una crescita trainata dai large e mega deal, in particolare nei comparti delle infrastrutture e dei buy out, che hanno rappresentato il 59% dell’ammontare complessivo investito. Parallelamente, anche le operazioni di dimensioni inferiori ai 150 milioni di euro (small e medium deal) hanno segnato un record storico, toccando 6,1 miliardi di euro.

Nonostante una lieve flessione nel numero complessivo di deal (732 contro i 750 del 2023), il dato conferma il ruolo centrale del capitale privato nel sostenere la transizione industriale. In particolare, gli investimenti in infrastrutture hanno superato i 6,1 miliardi di euro, segnando un incremento di oltre sei volte rispetto al 2023.

– Foto Ufficio stampa Fiera Milano –

(ITALPRESS)

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