NAPOLI +19, CONCORRENZA QUASI SPARITA

Quando una squadra accumula il vantaggio record che ha messo insieme il Napoli (19 punti) le parole non servono, nè trovano ascolto gli inutili piagnistei degli sconfitti. A Torino, contro i granata, sono bastati nove minuti a Osimhen per segnare i gol n. 20 (poi verrà il n. 21), con il rigore di Kvara e la rete di Ndombelè successive ciliegine. I granata sono stati superati dall’Udinese e agguantati da Bologna e Fiorentina. La corsa per lo scudetto potrebbe concludersi con qualche settimana di anticipo per manifesta superiorità del Napoli che adesso ha appuntato il mirino sulla Champions, dopo la pausa per la Nazionale che ha ingaggiato l’oriundo Retegui, che ha la rete nel cognome e nel dna, per fronteggiare la moria delle nostre punte. E’ finita con polemiche e cartellini rossi Inter-Juve ed è stato Kostic a decidere. L’Inter si è confermata ondivaga, perdendo i secondo posto (ora alla Lazio). La Juve ha approfittato delle difficoltà nerazzurre e ha vinto ancora. Secondo la classifica di Allegri è seconda. In casa nerazzurra si annunciano altre polemiche, come a Roma, per motivi versi. Il derby del Cupolone è stato più guerreggiato (con risse e rossi) che giocato. L’espulsione di Ibanez ha condizionato la partita, ma la Lazio ha fatto di più, anche prima di essere in superiorità numerica. Senza Dybala nella ripresa, per scelta, la Roma ha cercato di non perdere, ma Zaccagni (9 gol come Immobile) l’ha castigata. Palla al centro e autogol di Casale, annullato per offside di Smalling. Lazio (che aveva vinto anche all’andata) seconda, Roma quinta. Alla Dacia Arena c’è stato un doppio ritorno al passato: si è rivista l’Udinese di inizio campionato, che aveva battuto Inter e Roma, e il Milan che prendeva gol a pioggia. Così i friulani (espulso Sottil) si ritrovano a lottare per l’Europa, i rossoneri sono tallonati adesso dall’Atalanta. Inutile gol su rigore del 41enne Ibrahimovic, il più vecchio marcatore del campionato. Sconfitta preoccupante, pur senza Giroud e Theo Hernandez. Beto nono gol. La squadra di Gasperini ha rotto il digiuno, battendo in rimonta un Empoli che ne ha perse quattro di fila. La Dea potrebbe, con un finale all’altezza, accampare ambizioni Champions. Fra gli aspiranti all’Europa, il Sassuolo, con un rigore di Berardi, ha vinto per la quarta volta consecutiva. Battendo lo Spezia, ha scalato posizioni. Il pareggio, ricco di gol e emozioni, fra Salernitana e Bologna, ha rinnovato le speranze europee dei rossoblù e permesso ai granata di tenersi a distanza dalla lotta per la salvezza. Arnautovic è rientrato e si è infortunato. Un autogol di Gallo ha messo sulla strada della vittoria la Fiorentina (quarto successo di seguito in campionato, settimo con le coppe). Superato il Lecce (quarto ko di fila) che comunque ha ancora un buon margine sul Verona, terzultimo, insieme con Empoli e Spezia. La squadra ligure ha subito tuttavia la prima sconfitta dell’era Semplici. Gabbiadini con una doppietta ha messo le basi per una vittoria (la terza) della Samp, tribolata nella ripresa: doppietta annullata dal VAR a Gaich, vano gol di Faraoni e terza rete finale di Zanoli. Il ko ha tenuto il Verona a -5 dallo Spezia, ma i blucerchiati sono sempre lontani dalla quart’ultima: -9. La Cremonese ha fatto bene a Monza, tarpando le ali alle ambizioni dei brianzoli, con la voglia di dimostrare che non è troppo tardi per salvarsi. Ma con i pareggi non si va lontano e infatti è tornata ultima. Napoli-Milan sarà la partitissima del prossimo turno: anticiperà la sfida di Champions.

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