Mite, Pubblicata relazione annuale sulla situazione energetica nazionale

- Mallorca, Spain -20220426- Spain is set to get its first wave power plant. Developed by Sweden’s Eco Wave Power, the new power station will generate energy from the Port of Adriano in Mallorca. Thanks to the location’s ideal conditions, the plant should be able to generate enough energy for 400 neighbouring households. The idea is to use wave energy in order to give people access to electricity without creating air pollution. According to the terms of the agreement, Port Adriano will assign a potentially suitable location to Eco Wave Power for a period of 20 years. The plant showcases a patented technology created by the Swedish company, incorporating a set of systems based on floats, pistons, hydraulic motors, generators, and inverters. The facilities are specifically designed to convert wave energy into clean energy - all it takes is a 0.5-meter-tall wave for the plant to produce electricity. In the event of a storm, when the waves may be too high, the floats will automatically rise above the surface of the water and keep their position until the bad weather passes. After Spain, Israel, and Gibraltar, the Eco Wave Power is also undertaking the construction of wave power plants in Portugal and California. Eco Wave Power will be responsible for securing all the licenses, constructing, and commissioning the power plant or plants and selling the electricity to be generated in accordance with an approved production quota, to be determined for the site. Port Adriano has been in contact with Ports de les Illes Balears, the public entity responsible for the powers and executive functions of the ports managed by the autonomous community, to inform it about the project. The port will proceed to carry out all the legal procedures necessary for the installation of the wave energy power plant, the first application of this technology in Spain. Eco Wave Power said the project is planned to be constructed and commissioned in two stages. The first stage is the construction

ROMA (ITALPRESS) – E’ stata pubblicata online la Relazione Annuale sulla Situazione energetica nazionale con i dati riferiti all’anno 2021, redatta dal gruppo di lavoro della Direzione Generale Infrastrutture e Sicurezza del Ministero della Transizione Ecologica, formato da rappresentanze istituzionali e settoriali. Nel 2021, il settore energetico italiano ha registrato una reazione positiva allo shock pandemico dell’anno precedente: la domanda primaria di energia è stata pari a 153.024 migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio (ktep), con un aumento del 6,2% rispetto all’anno precedente. L’approvvigionamento energetico del Paese è costituito per il 40,9% dal gas naturale, per il 32,9% dal petrolio e per il 19,5% dalle fonti energetiche rinnovabili (FER). Le fonti rinnovabili di energia (FER), nel 2021 hanno trovato ampia diffusione in Italia, sia per la produzione di energia elettrica, sia per la produzione di calore, sia in forma di biocarburanti. Complessivamente, l’incidenza delle FER sui consumi finali lordi è stimata intorno al 19%.
Nel settore elettrico è stato registrato un significativo calo della fonte idroelettrica (-5,9% rispetto al 2020, principalmente a causa della diminuzione delle precipitazioni), che ha comunque contribuito alla produzione totale per il 15,7%. Sostenuto incremento, invece, per la fonte eolica (+10,8%); questa, e la fonte fotovoltaica, insieme hanno raggiunto la copertura del 16,1% della produzione lorda. Un anno record per i consumi di energia da fonti rinnovabili, quindi, nonostante il perdurare della pandemia, gli effetti sui tempi di commissioning degli impianti e i prezzi delle commodities e dei trasporti a livelli record. Il settore elettrico ha registrato un nuovo incremento della capacità installata, mentre nei trasporti la domanda di biocarburanti si è avvicinata ai livelli pre-pandemia nonostante l’aumento dei prezzi. Inoltre, gli impieghi finali di energia aumentano dell’11,4%; in particolare i trasporti segnano un aumento del 22,1%, l’industria del 6,7% e altri settori 7,4%.
La dipendenza energetica dall’estero, calcolata come percentuale del fabbisogno energetico nazionale soddisfatto con le importazioni nette si attesta al 74,9%. La produzione nazionale di fonti energetiche, pari a 36.402 ktep, è diminuita del 3,4% rispetto all’anno precedente.

foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

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