Mercato dell’auto 2020 non troppo male, nel 2021 andrà meglio

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Il 2020 è stato un anno difficilissimo, ma anche un anno fortemente atipico, con la vendita auto al pubblico praticamente bloccata per mesi, e un calo delle immatricolazioni del nuovo addirittura del 28%. Eppure gli operatori del settore affrontano il 2021 con relativo ottimismo. In una indagine BCA Italia ha chiesto ai dealer (suoi partner) e ai trader dell’usato (suoi clienti) un bilancio del 2020, e soprattutto una valutazione sul 2021. L’indagine, svolta a fine anno, è stata realizzata sulla base di questionari strutturati, in parte telefonicamente e in parte online. Ne emerge un quadro soprendentemente meno negativo di quanto previsto – anche se con una sostanziale differenza tra dealer (soddisfatti o parzialmente soddisfatti nel 72% dei casi) e trader (dove la percentuale scende al 48%). I dealer hanno gestito l’emergenza in modo proattivo: il 2020 ha rappresentato l’occasione per rivedere i processi e accelerare la digitalizzazione delle concessionarie (è accaduto nel 90% dei casi). A fronte di una maggiore richiesta di usato, i trader si sono trovati alle prese con una relativa scarsità di prodotto, e con l’aumento del prezzo delle vetture da rivendere. Per rispondere a questa criticità, nel 2020 il 33% del nostro campione ha aumentato gli acquisti di usato online.
Per quanto riguarda l’anno appena iniziato, le attese sono decisamente positive.
I dealer sono i più ottimisti: oltre il 70% pensa che la situazione si stabilizzerà e il 2021 andrà meglio. Anche il 57% dei trader dell’usato si aspetta una crescita, ma con un maggior tasso di incertezza: il 33% degli intervistati ritiene non sia possibile fare previsioni. Per quanto riguarda gli incentivi 2020: il 67% dei dealer ritiene non fossero adeguati, il 43% afferma che erano bassi sulle motorizzazioni più richieste (particolarmente sui modelli Euro6 di ultima generazione), il 57% li avrebbe estesi anche al mondo dell’usato e il 79% avrebbe voluto una durata almeno semestrale. Tra le preoccupazioni espresse c’è anche la gestione dell’usato elettrico: da un lato, il 52% dei dealer e il 50% dei trader considerano i modelli ibridi e BEV il futuro del mercato; dall’altro, circa un terzo dei dealer registra difficoltà a vendere i modelli elettrificati ricevuti in permuta. Per semplificare e accelerare la rivendita delle nuove motorizzazioni, BCA ha creato aste specifiche settimanali a livello europeo per le auto ibride e BEV, proponendosi come punto di riferimento sia per chi vende, sia per chi compra.
Il tema è di grande attualità: il remarketing sarà un elemento di successo o insuccesso dei veicoli elettrificati? Lo approfondiremo in una prossima survey. “I concessionari e i trader più avanti nel processo di digitalizzazione sono stati premiati dal mercato.”, dice Barbara Barbieri, Amministratore Delegato di BCA Italia. “E i nostri clienti appartengono a questa categoria. Sono player innovativi, sanno di aver messo in campo i processi giusti, hanno trovato in noi un interlocutore esperto che li aiuta a gestire al meglio la rotazione del piazzale usato – e questo spiega il relativo ottimismo delle loro risposte.
Nell’ultima parte del 2020 come BCA Italia abbiamo superato ogni mese le vendite dell’anno precedente, e registrato una partecipazione record alle aste online: segno che la digitalizzazione non è stata un ‘ripiegò legato al lockdown, ma l’accelerazione di una tendenza che ora si sta consolidando”.
(ITALPRESS).

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