Mazda a emissioni zero, futuro non solo elettrico

ROMA (ITALPRESS) – Un futuro a emissioni zero entro il 2050. Mazda Motor Corporation continua la sua corsa verso un futuro più sostenibile accelerando i suoi piani di elettrificazione globali, ritenendo che entro il 2030 un quarto dei suoi prodotti sarà totalmente elettrico, mentre tutti gli altri saranno in qualche modo elettrificati. “Noi come Mazda ci siamo impegnati per il futuro per avere zero emissioni di carbonio entro il 2050, però abbiamo anche preso seriamente il nostro impegno per il 2030 in cui pensiamo che il 25% dei nostri vicoli saranno vetture pienamente elettriche”, ha affermato Wojciech Halarewicz, vice president sales & customer service Mazda Motor Europe, nel corso di una tavola rotonda online dal titolo “La strada per la mobilità del futuro. I biocarburanti e gli e-fuels: un’opportunità nella transizione verso l’elettrificazione”.
“Tra il 2022 e il 2025, Mazda introdurrà una gamma di nuovi prodotti utilizzando la Skyactiv Multi- Solution Scalable Architecture, che comprenderà cinque modelli ibridi, cinque modelli ibridi plug-in e tre modelli elettrici”. “Sulle strade italiane circolano cinquanta milioni di veicoli di cui 40 milioni con motore a combustione interna e l’età di questi è di quasi dieci anni”, ha proseguito, ma avvisa che “il problema non è il motore che è sporco, dipende da cosa brucia. Si può fare molto di più per la mobilità verde se non ci si concentra solo sull’elettrico. Pensiamo infatti che il futuro sarà ‘multisolution’, cioè ci dovranno essere molte tecnologie che coesistono insieme. Oggi se noi dovessimo arrivare al 70% di riduzione di CO2 con la legislazione di oggi non si può fare se non con l’elettrificazione. Dobbiamo lavorare molto in sintonia con le istituzioni europee che dovranno investire e supportarci nello sviluppo delle infrastrutture. Tutto dipende dalle chiare linee guida, dalla legislazione e dallo sviluppo tecnologico”.
Poi Halarewicz ha spiegato che “non dobbiamo cercare di avere un’unica soluzione per tutti. Se mettiamo insieme tutte le tecnologie ci daranno sia volumi che una progettazione reale di quello che potremmo fare. Dobbiamo avere alleanze importanti, collaborazioni tecnologiche e sfruttare questo avanzamento tecnologico che in diversi parti del mondo è diverso e questo ci potrebbe aiutare. Ma senza un aggiustamento di regolamentazione l’Europa non otterrà gli obiettivi. Quello che manca oggi è una considerazione molto seria del cliente. L’innovazione che ho visto in Italia è quella che mette insieme tecnologia e umanità insieme creando una soluzione per il cliente, perchè se il cliente è interessato a questo trend ci sarà una crescita e potremmo dimenticare gli incentivi nel 2030”.
“I consumatori si stanno avvicinando all’elettrico con una certa velocità, ma si avvicinano oggi più alle tecnologie a cui sono più familiari che prevedono un rifornimento alla pompa tradizionale – ha affermato Roberto Pietrantonio, managing director Mazda Motor Italia – Questo comportamento credo sia dovuto alle infrastrutture, ai listini, cioè a un costo di accessibilità che a oggi costituisce una barriera significativa e a una barriera culturale. C’è bisogno di dare familiarità”.
“Noi stiamo lavorando molto sul tema consapevolezza – ha proseguito – dove cerchiamo di fare divulgazione sul mondo elettrico perchè riteniamo che questo possa far crollare queste barriere culturali e far avvicinare il consumatore al mondo dell’elettrico”. Il mondo dell’automotive è in continua evoluzione e si cerca di fare previsioni su come potrà essere fra dieci anni, ma per Roberto Pietrantonio “Oggi è difficile fare previsioni esatte perchè dipenderà da come questi fattori esterni all’auto evolveranno. Nel futuro sarà importante una costanza nell’erogazione degli incentivi soprattutto per le auto elettriche. Bisogna capire anche se il Pnrr diventerà parte della strategia italiana per supportare questo settore e questo a oggi non è ancora chiaro. Auspico che nel Pnrr l’automotive possa avere il giusto peso e la giusta considerazione che deve avere”.
L’idea è quindi di non trovare un’unica soluzione che vada bene per tutti, ma più alternative tra cui scegliere e tra queste ci sono i biocombustibili e gli e-fuels. “I biocombustibili derivano dalla biomassa che cattura CO2 dall’atmosfera grazie alla fotosintesi e gli scarti che derivano dalla biomassa possono essere utilizzati e convertiti in biocombustibili andando ad alimentare i veicoli”, ha spiegato Davide Bonalumi, professore di Sistemi energetici, Dipartimento di Energia, Politecnico di Milano. “Sono importanti perchè hanno una neutralità dal punto di vista delle emissioni carboniche e anche per dare una scelta più ampia possibile all’utente, perchè attualmente sarà difficile prevedere che il costo delle auto elettriche scenda drasticamente e possa avere volumi di vendita senza incentivi”, ha aggiunto.
“I biocombustibili hanno un ruolo molto importante sia perchè sono una tecnologia già matura e già utilizzata e quindi possono sfruttare gran parte delle infrastrutture già esistenti”, ha poi spiegato Giuseppe Ricci, Director General Energy Evolution, Eni – presidente Confindustria Energia. “I biocarburanti sono già disponibili e commercializzati mentre gli e-fuels necessitano una maturazione tecnologica non tanto per verificarne la fattibilità tecnica, ma per riuscire ad arrivare a una competitività economica, ma sono comunque molto promettenti”.
(ITALPRESS).

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