MATTARELLA “SERVE PIÙ DIALOGO TRA I PARTITI”

Roma 04/09/2019 - consultazioni Quirinale / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Sergio Mattarella

Ai giovani e al futuro è dedicato il discorso di quest’anno del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del tradizionale scambio di auguri con le alte cariche dello Stato e i rappresentanti delle forze politiche. Mattarella mette al centro del suo intervento l’occupazione: “La missione per cui combattere, il nemico da sconfiggere insieme è il lavoro che manca. Quel lavoro indicato come fondamento della nostra Repubblica. Il lavoro che, quando c’è, è spesso precario e sottopagato”. Per il capo dello Stato “serve il lavoro remunerato e tutelato anche nella sicurezza come rimedio alla frammentazione sociale e come elemento centrale della ripresa economica”. Nella sala dei Corazzieri il presidente della Repubblica ha fatto gli auguri al nuovo governo, diverso da quello dello scorso anno, anche se con lo stesso premier: “Nel rinnovare il ringraziamento nei confronti dei componenti del governo precedente per l’opera prestata, esprimo gli auguri al governo di recente costituzione per la sua attività”. E ha ricordato che “nel corso del 2019 sono intervenute le dimissioni del governo costituitosi nell’anno precedente, essendo venuto meno il sostegno della coalizione su cui si basava. In Parlamento, secondo i meccanismi previsti dalla Costituzione, si è formata una nuova e diversa coalizione di maggioranza che ha espresso il nuovo Ministero e gli ha conferito la fiducia”.
Mattarella ha fatto anche una sottolineatura sugli scontri che stanno attraversando il mondo politico, con un richiamo agli esponenti dei partiti: “Nella stagione che viviamo il confronto politico assume sovente toni molto aspri; e anche alcuni recenti passaggi parlamentari hanno fatto registrare tensioni. Sappiamo che la politica comporta anche scontri ma chi riveste ruoli istituzionali deve avvertire la responsabilità di farlo in nome e per conto di tutti i cittadini”. Poi ha citato Moro: “Chi è chiamato al compito di governare esprime certo gli orientamenti della maggioranza ma con il dovere di rispettare e garantire la libertà e i diritti degli altri, delle minoranze. Questa è l’essenza della democrazia, che richiede rispetto reciproco”. Un lungo passaggio lo ha dedicato ai giovani e al futuro: “Il tradizionale e frequente augurio di ‘felice anno nuovo’ esprime il fascino e la suggestione del futuro. È paradossale che venga contraddetto da spinte e aspirazioni di ritorno a condizioni del passato, a un passato impossibile perché rimosso dalla realtà. Una scelta siffatta condurrebbe inevitabilmente a un rapido e malinconico declino. Non ci si può limitare a subire gli eventi lasciando a dinamiche incontrollate il compito di decidere come sarà il mondo nuovo”.
E a proposito di eventi Mattatella ha parlato anche di quelli legati all’ambiente: “Oggi i mutamenti climatici fanno apparire fragili ed esposti i nostri territori. Insicure le popolazioni, che si trovano ad affrontare le drammatiche conseguenze di calamità che sarebbe illusorio definire eccezionali, data la frequenza con la quale si ripetono. Quanto accade rilancia la necessità di definire una nuova idea di cura del territorio e della sua difesa, basata sulla prevenzione del rischio, e non centrata sulla fase d’emergenza. Prevenire è un dovere”. Un passaggio del suo discorso lo ha dedicato al ruolo importante delle donne: “La loro presenza ai vertici delle istituzioni e nei ruoli di responsabilità delle imprese e della società civile è uno straordinario fattore di crescita e equilibrio. Stiamo compiendo passi avanti anche se non ancora stiamo vicini al traguardo”, ha concluso il capo dello Stato.
(ITALPRESS).

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