FIRENZE (ITALPRESS) – “L’euro, insieme alla Bce che ne tutela la stabilità, è uno dei simboli più tangibili e avanzati del processo d’integrazione del nostro continente avviato quasi 70 anni fa con i trattati di Roma. Il passaggio alla moneta unica, oltre 25 anni addietro, rappresentò un grande e decisivo passo avanti, frutto di coraggio e di visione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella intervenendo alla riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea. “Oggi non possono esservi dubbi che quel coraggio e quella visione siano stati premiati e sono consapevoli i cittadini dei paesi europei che vi hanno aderito. Hanno visto tutelato il potere di acquisto dei loro renditi e dei loro risparmi. Lo avvertono le rispettive economie in grado di contare su una valuta affidabile e riconosciuta a livello internazionale”, ha aggiunto Mattarella.
“Oggi siamo di fronte a trasformazioni che 30 anni fa sarebbero state impensabili. L’emergere di nuove potenze globali, i conflitti, le tensioni geopolitiche e più recentemente le dispute commerciali stanno scuotendo l’ordine internazionale, così come il tentativo di minare la tenuta del prezioso sistema multilaterale che pazientemente disegnato e consolidato dopo la Seconda Guerra Mondiale ha consentito di affrontare e sovente risolvere numerose crisi. Sistema che va rielaborato per adeguarlo alle mutate condizioni sviluppatesi nel mondo in questi 80 anni, ma che va assolutamente salvaguardato. Ne deriva un diffuso senso di incertezza e anche di insicurezza anche nei paesi occidentali che può condurre a scelte errate e porre a rischio valori che consideravamo acquisiti”, ha proseguito il capo dello Stato.
“La Bce ha assolto con successo il proprio mandato anche nei momenti difficili operando con indipendenza, senso di responsabilità e con riconosciuta integrità al servizio dei cittadini europei. Desidero esprimere convinto apprezzamento a lei presidente Lagarde e a tutti i componenti del consiglio direttivo per la grande competenza e per la determinazione con cui avete affrontato negli ultimi anni siti di complessità straordinaria”, ha aggiunto Mattarella.
“La pandemia, lo shock energetico seguito alla sciagurata aggressione russa all’Ucraina, il repentino rialzo dell’inflazione, oggi riassorbito. Si tratta di meriti di una istituzione che ha saputo consolidarsi nel tempo, attrarre i talenti da tutta l’Europa, un importante esempio delle potenzialità che nascono dal comune impegno di persone di diverse esperienze e culture per perseguire un obiettivo condiviso. Il mondo – ha sottolineato il capo dello Stato – è profondamente cambiato da quando la Bce ha iniziato a operare nel 1998 succedendo all’Istituto Monetario Europeo”.
“L’Europa ha compiuto passi importanti in questi anni, ma essi oggi appaiono insufficienti rispetto alla portata dei mutamenti in atto. Permane ad esempio quella che un mio illustre predecessore, Carlo Azeglio Ciampi, definì una condizione di toppia dell’Unione. Ad esempio l’evidente asimmetria per la moneta unica e una politica economica e fiscale ancora frammentata”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea. “La Bce unica tra le grandi banche centrali opera in un contesto in cui agiscono 20 diversi stati, presto 21, con altrettante politiche di bilancio con normative non pienamente armonizzate, con mercati finanziari tuttora confinati in ambiti nazionali”, ha aggiunto Mattarella.
“Persistono difficoltà nell’Unione nel mettere a fattor comune le iniziative su materie strategiche come le politiche estera e di difesa, così come gli investimenti in infrastrutture e innovazione. La carenza di un’azione comune adeguata indebolisce tutti. Si traduce in una minore capacità di rispondere alle necessità dei cittadini e in una progressiva perdita di rilevanza sul piano internazionale. Non possiamo permettercelo”, ha sottolineato il capo dello Stato.
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“Occorre ritrovare lo slancio e il coraggio che animarono i grandi passaggi istituzionali del processo di integrazione europea fino all’adozione della moneta unica. È urgente accelerare. Gli strumenti sono ben noti. Ne hanno parlato il presidente Lagarde e anche Giovanni dei Medici e Machiavelli, nel colloquio immaginario che lei ha raffigurato – ha proseguito Mattarella – Occorre realizzarli con determinazione e in tempi certi per accrescere l’integrazione politica ed economica del Continente che consenta ai suoi Paesi membri di tornare a crescere e a guardare al futuro con rinnovata fiducia di poter essere protagonisti della vita internazionale”, ha aggiunto.
“La politica monetaria per la stabilità dei prezzi rientra nella vostra competenza, nella comprensione della complessità del contesto in cui si inserisce – ha proseguito il presidente della Repubblica -. Non a caso avete ritenuto che costituisca parte della vostra missione far sì che l’Euro-sistema tenga pienamente conto delle sue strategie, delle implicazioni dei cambiamenti climatici e della transizione in materia energetica. Si tratta di temi di grande rilievo. Dal vostro osservatorio avete piena consapevolezza dell’esigenza di agire con decisione e con tempestività, così come di far sì che questa consapevolezza si diffonda tra governi, istituzioni e pubblica opinione. Mi permetto di esprimere la convinzione che continuerete a farlo, consapevoli del contributo che la vostra azione reca alla causa dell’Europa e a quella di un ordinamento internazionale più equo e sostenibile“, ha concluso Mattarella.
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LAGARDE “MATTARELLA FARO PER LA FIDUCIA IN EUROPA”
“Pochi possono eguagliare il suo straordinario percorso e la sua costante dedizione al benessere del popolo italiano. In un momento in cui la fiducia in tutta Europa è messa alla prova, la fiducia in lei ha continuato a crescere”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo alla riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, rivolgendosi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Parlare davanti a un servitore dello Stato di tale levatura può far aumentare il timore di essere all’altezza della situazione e dar voce alle sfide che l’Europa si trova ad affrontare”, ha aggiunto.
-Foto ufficio stampa Quirinale-
(ITALPRESS).









