Malta, mossa a sorpresa per legalizzare l’aborto

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La parlamentare indipendente maltese Marlene Farrugia ha presentato un disegno di legge per aggiornare il codice penale che criminalizza l’aborto in tutte le circostanze.
Con una mossa a sorpresa, Farrugia ha chiesto la depenalizzazione dell’aborto nonostante in precedenza si definisse a favore della vita. “Le donne dovrebbero vivere in una società che rispetti i loro diritti”, ha detto Farrugia mentre invitava il “cosiddetto governo laburista progressista ad eliminare lo stigma associato ai diritti riproduttivi delle donne”. Ha aggiunto che le donne non dovrebbero mai essere penalizzate per aver tentato di salvaguardare la propria salute, insistendo sul fatto che nessun professionista medico dovrebbe affrontare azioni criminali per aver offerto tale assistenza medica.
Il codice penale riconosce l’aborto indotto come reato penale punibile fino a tre e quattro anni di reclusione per una donna incinta e un medico rispettivamente. Però, questo non ha impedito a centinaia di aborti all’anno di avvenire al di fuori del paese, in particolare in Italia e nel Regno Unito.
In una dichiarazione, l’opposizione nazionalista ha affermato di “credere nel modo più assoluto nella vita dal concepimento alla morte e quindi non può mai essere a favore della depenalizzazione dell’aborto”. La dichiarazione ha aggiunto che il partito nazionalista è favorevole all’adozione delle misure necessarie a favore della salute sessuale di tutti senza mettere in pericolo la vita del bambino sia prima che dopo la nascita. Prima di essere eletto leader del Partito nazionalista, Bernard Grech aveva dichaiarato che si sarebbe dimesso se l’aborto sarà incluso nell’agenda parlamentare quando sarà Primo Ministro.
Tutti i partiti a Malta sono ufficialmente anti-aborto, però negli ultimi mesi un numero di politici ed esponenti hanno rotto questo fronte.
Nonostante l’ex primo ministro laburista Joseph Muscat si sia pronunciato contro l’aborto, dopo aver lasciato l’incarico nel gennaio 2020, ha affermato che le donne dovrebbero avere il diritto di scegliere in determinate circostanze.
Però, il primo ministro Robert Abela ha detto che si sarebbe opposto al suo predecessore, se Muscat avesse avuto l’intenzione di puntare sulla legalizzazione dell’aborto.
(ITALPRESS).

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