Malore Eriksen, Federazione danese “Condizioni sono stabili”

Copenaghen (Danimarca) 12/06/2021 - Euro 2020 / Danimarca-Finlandia / foto Imago/ Image Sport nella foto: tifosi Danimarca

COPENAGHEN (DANIMARCA) (ITALPRESS) – Buone notizie confermate anche questa mattina per Christian Eriksen. Le sue condizioni sono “stabili, il giocatore resta in ospedale per ulteriori accertamenti”. L’aggioranmento arriva dalla Federcalcio danese che continua a informare sullo stato di salute del giocatore
colpito da un malore in campo durante la gara degli Europei contro la Finlandia. “Questa mattina abbiamo parlato con Christian, che ha inviato i suoi saluti ai compagni di squadra – si legge – Il team e lo staff della Nazionale hanno ricevuto assistenza. Vogliamo ringraziare tutti per i messaggi di affetto per Eriksen arrivati da tifosi, giocatori e dalle famiglie reali di Danimarca e Inghilterra, associazioni internazionali e club. Incoraggiamo tutti a continuare a mandare i messaggi che saranno certamente inoltrati a Christian e alla sua famiglia”.
Intanto il medico sociale e il ct sono tornati a parlare di quanto accaduto a Eriksen nel corso del match con la Fnlandia.

“Christian se n’era andato, praticamente era morto… Era in arresto cardiaco. Non so come abbiamo fatto a rimetterlo al mondo, è accaduto tutto in maniera veloce. Io non sono un cardiologo, non posso scendere nei dettagli, per quello ci sono gli specialisti, esperti della materia” afferma Morten Boesen, responsabile medico della nazionale della Danimarca.
“Non abbiamo ancora una spiegazione sul perché è accaduto tutto questo – ha chiarito Boesen -, in questo momento non so rispondere a questa domanda”.

“Christian ha detto che non ricorda molto, era preoccupato lui per noi e per la sua famiglia. Nelle parole che ci ha detto è emersa tutta la sua generosità e tutta la sua grandezza come persona. E’ stato bello vederlo sorridere” aggiunge Il ct della nazionale danese Kasper Hjulmand. “Non saremmo dovuti tornare in campo – ha detto – Penso abbiamo sbagliato a mettere i nostri calciatori di fronte alla possibilità di proseguire la partita o di fermarsi definitivamente. Erano in condizioni di forte stress, non erano a conoscenza delle condizioni del compagno. Ho la sensazione che non avremmo dovuto giocare, ma lo penso adesso. Era difficile prendere una decisione in quel momento. Sono orgoglioso della ‘mia’ squadra, ieri abbiamo avuto prova di come alla base del calcio vi siano spirito di squadra, solidarietà e amore. Cercheremo di fare del nostro meglio per onorare la competizione, e ho la sensazione che ci riusciremo”.

(ITALPRESS).

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