PALERMO (ITALPRESS) – Una storia lunga 125 anni che unisce passione sportiva e impegno accademico. Nella suggestiva Sala Magna del Complesso Monumentale dello Steri, l’evento “125 anni di calcio e di Università: due storie, un patrimonio di Palermo” ha riunito voci, memorie e riflessioni intorno a un legame che ha rappresentato un filo conduttore per generazioni di cittadini.
Il calcio, infatti, non è soltanto uno sport, ma incarna un intreccio profondo con lo sviluppo economico, storico, architettonico, culturale e identitario di una città come Palermo, divenendo parte integrante della sua anima e della sua storia collettiva. L’evento, promosso dall’Università degli Studi di Palermo e dal Comitato Sportivo di Ateneo, in collaborazione con il Palermo Football Club e il Comune di Palermo, ha offerto una giornata di studi intensa e partecipata, con un focus particolare sul legame storico e simbolico tra l’Università e il Palermo FC, in occasione del 125° anniversario del club rosanero.
“Celebrare i 125 anni del Palermo Football Club – ha dichiarato il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri – vuol dire raccontare la storia di una città, la sua evoluzione culturale e sociale, e le comunità che ne hanno plasmato l’identità. L’Università degli Studi di Palermo, in quanto istituzione dedicata alla formazione, all’inclusione e al dialogo, si riconosce profondamente in questo legame storico. Lo sport, e in particolare il calcio, rappresenta un potente veicolo di coesione sociale e memoria collettiva, capace di unire persone di diversa estrazione intorno a valori condivisi”.
“Il legame tra l’Università e il Palermo – ha sottolineato il presidente del Palermo FC, Dario Mirri – va ben oltre il calcio, perché il Palermo è, e vuole continuare a essere, qualcosa di più di una semplice squadra. Oggi il Palermo è una realtà imprenditoriale a tutti gli effetti: contiamo circa cinquanta collaboratori, la maggioranza dei quali è palermitana e laureata proprio all’Università di Palermo. Questo è un segnale evidente di come la nostra società sportiva contribuisca concretamente ad essere un collegamento tra la formazione universitaria e il mondo del lavoro”.
“Celebrare i 125 anni del Palermo Football Club – ha detto il sindaco Roberto Lagalla – in un luogo simbolico come lo Steri, insieme all’Università, significa riconoscere il profondo legame che unisce il calcio alla storia, alla cultura e all’identità della nostra città. Il Palermo FC non è solo una squadra: è un patrimonio collettivo, un elemento identitario che ha accompagnato intere generazioni e che continua a rappresentare un punto di riferimento emotivo e sociale per i palermitani. Come Comune, siamo orgogliosi di sostenere iniziative che valorizzano questa memoria condivisa e ne rafforzano il significato per le nuove generazioni”.
“Il calcio, come lo sport in generale, è uno straordinario fattore di rigenerazione urbana e culturale. Il legame tra il Palermo FC e l’Università di Palermo – ha spiegato l’assessore alla Rigenerazione Urbana Maurizio Carta – rappresenta un esempio virtuoso di come istituzioni e realtà sportive possano collaborare per costruire una città più coesa, aperta e consapevole del proprio passato. Valorizzare questi percorsi significa non solo celebrare la storia, ma anche progettare spazi e iniziative che mettano al centro le comunità e il loro desiderio di appartenenza e riscatto”.
Moderato da Vincenzo Provenzano, presidente del Comitato Sportivo Universitario, l’incontro si è articolato in due tavoli tematici. Il primo, intitolato “Sport, storia e sviluppo della città”, ha visto gli interventi di Nicolas de Montauzon (direttore business del club), Valentina Favarò (direttrice del Dipartimento Culture e Società di UniPa) e Ferdinando Trapani (professore di Urbanistica presso UniPa). Favarò ha illustrato come il Palermo FC, attraverso figure chiave e momenti storici – dal torneo di Thomas Lipton all’apertura verso il mercato argentino – sia stato un crocevia di mobilità culturale e politica nel Novecento.
Ha inoltre ricordato episodi emblematici, dalla crisi post-Renzo Barbera al riscatto di figure come Roberto Parisi e Totò Schillaci, sottolineando come città e club si siano influenzati reciprocamente, attraversando fasi di crisi e rinascita. Trapani ha invece analizzato il rapporto tra le grandi città e i loro stadi di calcio, dal punto di vista storico, sociale, economico, ambientale e culturale, presentando casi di studio internazionali e soffermandosi sull’evoluzione urbanistica dello Stadio della Favorita, messa a confronto con i principali cambiamenti dell’assetto della Palermo occidentale.
Al secondo tavolo, “Cultura, tecniche e linguaggio dello sport”, sono intervenuti Gaetano Lombardo (direttore Marketing e Comunicazione del Palermo FC), Giuseppe Bellistri (responsabile dei Preparatori Atletici del club), Antonino Bianco (direttore del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione di UniPa) e Dario Mangano (delegato alla Promozione e Comunicazione dell’offerta formativa a supporto coordinatore del COT di UniPa).
Bianco ha ripercorso l’evoluzione delle Scienze Motorie e Sportive negli ultimi cinquant’anni, dal sapere empirico all’affermazione del metodo scientifico e delle moderne tecniche di monitoraggio delle performance. Ha evidenziato come il calcio sia diventato un laboratorio privilegiato per la sperimentazione scientifica, divenendo modello di riferimento per l’analisi del risultato sportivo e per la promozione del benessere psicofisico. Mangano ha invece parlato del recente progetto di rebranding del Palermo FC e del relativo riposizionamento, affrontando in chiave più ampia il tema delle squadre di calcio come brand e della loro identità comunicativa.
In chiusura, la dirigente di UniPa Simona Viola ha sottolineato il ruolo della Terza Missione nel coniugare sport e valori educativi, evidenziando come l’Università e il Palermo FC siano strumenti di inclusione e crescita collettiva. Ha citato, tra gli altri, i progetti Pro Bene Comune e la collaborazione con il CUS Palermo, che promuovono lo sviluppo sociale, civile ed economico del territorio. L’iniziativa si è inserita all’interno della “Pink Week”, la settimana di celebrazioni organizzata dal Palermo FC per il suo 125° anniversario, che culminerà il 1° novembre con l’evento ufficiale di celebrazione.
-Foto Palermo Calcio-
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