Liguria chiama privati per Ospedale Erzelli

GENOVA (ITALPRESS) – “WeBuild nei giorni scorsi ha rotto gli indugi e ha manifestato a Regione Liguria la volontà di presentare una proposta di partenariato pubblico-privato per la realizzazione dell’ospedale di Erzelli”. Ad annunciarlo è Giuseppe Bonomi, amministratore delegato di Genova High Tech, a margine di un convegno organizzato per fare il punto sul piano di rigenerazione urbana della collina su cui sorge il parco scientifico-tecnologico genovese, ancora incompiuto. Mentre è prevista entro l’inizio dell’estate la partenza dei lavori per la nuova sede della Scuola politecnica dell’Università di Genova, sul tavolo c’è il centro di medicina computazionale e tecnologica con annesso ospedale del Ponente, progetto bandiera del Pnrr, su cui la Regione è pronta a cambiare i piani, pur mantenendo la gestione pubblica.
A settembre la società Ght, proprietaria delle aree, aveva inviato alla Regione una lettera di intenti per proporre un partenariato pubblico-privato, nonostante siano già garantiti oltre 400 milioni di fondi pubblici, tra cui 280 milioni erogati da Inail. “E’ una via che prediligo, salvo verifiche di convenienza che dovremo fare, per due ragioni – spiega il presidente ligure Giovanni Toti -. La prima: il partenariato ci consente di andare a un progetto integrato, cosa che Inail non consente di fare. Quindi, nel momento in cui incarichiamo l’azienda di fare il progetto, l’azienda stessa elabora l’esecutivo, lo fa validare, costruisce l’ospedale, ce lo dà chiavi in mano e lo gestisce per i 25 anni successivi accollandosi rischi e costi dell’opera”. Ma non solo: la mossa consentirebbe di liberare risorse per gli ospedali di Taggia, Pietra Ligure e il nuovo Galliera di Genova “senza per questo dover utilizzare risorse aggiuntive del governo o risorse aggiuntive della Regione”, precisa il governatore. I 65 milioni del Pnrr si considerano indipendenti: “Quelli sono già in corso di assegnazione e di spesa, rientrano nel progetto di ricerca, chiunque fisicamente costruirà i muri”, sottolinea Toti.
Come ha spiegato l’amministratore delegato di Ght, a WeBuild serviranno quattro mesi per presentare la proposta corredata di un progetto di fattibilità tecnico-economica e un piano economico-finanziario “in cui si potrà quantificare esattamente l’investimento”. A quel punto la palla passerà alla Regione Liguria che dovrà valutare la proposta, dichiararla di pubblico interesse e aprire una gara in cui altri soggetti potranno presentare alternative più vantaggiose. “Credo che tutto questo percorso possa essere completato entro il 2025, forse anche entro il primo semestre se corriamo. Poi ci vorranno circa tre anni e mezzo di lavori, ma è un’indicazione a spanne”, spiega Bonomi. Il traguardo è fissato perciò al 2029. “Tenete presente che, se dovessi comparare questa procedura con la procedura che prevede l’uso solo di risorse pubbliche, avremmo tempi molto più lunghi”, rimarca il manager.
“Senza dubbio” la gestione rimarrà in mano pubblica, chiarisce l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola. L’idea è ricondurre il nuovo ospedale al policlinico San Martino, “anche considerato che la connotazione di Irccs ce l’hanno San Martino e Gaslini, quindi sarà molto improbabile averne un altro nella stessa città. Poi si dovrà tenere conto del fatto che a Ponente ci sono altri ospedali, quello di Erzelli sarà il punto di riferimento per quest’area geografica”. Secondo le previsioni della Regione, il nuovo ospedale avrà 572 posti letto, di cui 430 per acuti e 128 di riabilitazione con impiego di ausili robotici. A questi si aggiunge la componente scientifica con il centro di ricerca traslazionale, i centri servizi, il centro per la validazione e produzione di terapie avanzate, oltre all’officina di sperimentazione prototipi e sviluppo modelli computazionali e tecnologici. Ci saranno almeno 83mila metri quadrati per la parte ospedaliera, circa 16mila metri quadrati per l’area di ricerca e circa 4mila metri quadrati per l’officina di sperimentazione prototipi e sviluppo dei modelli computazionali e tecnologici, per un totale di 103mila metri quadrati.
Tra i problemi ancora da risolvere c’è l’accessibilità del parco scientifico-tecnologico di Erzelli, vicino all’aeroporto Colombo e all’autostrada A10, ma posto in cima a una collina. Il Comune ha già inviato a Roma il progetto di fattibilità di una funicolare da 89 milioni di euro per garantire il collegamento con la futura stazione ferroviaria di Genova Aeroporto, ma oggi il viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi frena: “L’impegno del governo è quello di creare una connettività e quindi la realizzazione del sistema di collegamento con la stazione di Erzelli ma anche pensare ad altri tipi di collegamento. Nel momento in cui ci saranno l’ospedale e il complesso di ingegneria sarà realizzato anche l’altro progetto, ma noi abbiamo intenzione di fare le cose in maniera logica e non fare cose che poi rimangono incompiute. Il cronoprogramma, quindi, sarà sinergico rispetto alle varie realizzazioni”.

foto: ufficio stampa regione Liguria

(ITALPRESS).

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